(ANSA) – MILANO, 13 APR – Si sono svolte regolarmente e
concluse le operazioni di integrazione della rete Ubi Banca in
Intesa Sanpaolo. Durante le giornate di sabato 10 e domenica 11,
nelle filiali si sono svolte le operazioni di migrazione e le
relative attività di simulazione e di test per verificare il
passaggio al nuovo sistema informatico.
L’integrazione ha riguardato circa 15mila dipendenti, 2,4
milioni di clienti, circa 2,6 milioni di conti correnti e circa
1.000 filiali. La clientela proveniente da Ubi Top Private è
confluita in Intesa Sanpaolo Private Banking. Ieri le filiali
sono state aperte alla clientela per la consueta operatività
quotidiana. Anche il servizio di home banking e l’app stanno
funzionando regolarmente. La migrazione è stata preparata
accuratamente basandosi sulla storica esperienza che Intesa
Sanpaolo ha maturato nelle numerose operazioni societarie di
fusione e integrazione che nel corso nel tempo hanno portato
alla creazione del Gruppo.
Per evitare impatti sui clienti le carte di debito e
prepagate sono rimaste attive, sia pure con le limitazioni
durante il fine settimana di migrazione, comunicate per tempo ai
clienti. Anche le carte di credito continuano ad essere attive.
I clienti possono comunque già richiedere le nuove carte di
Intesa Sanpaolo. I nuovi codici Iban sono stati già comunicati
ai clienti. Intesa Sanpaolo ha comunque adottato automatismi per
la gestione del vecchio codice al fine di evitare disagi per la
clientela e ampliare il tempo a disposizione della stessa per la
comunicazione del nuovo Iban alle proprie controparti; in
particolare gli accrediti che perverranno con il vecchio codice
saranno automaticamente indirizzati sul nuovo Iban. (ANSA).
Fonte Ansa.it