“La ripresa è più forte delle attese, con una crescita del
Pil nel 2021 che in Sicilia è stimata intorno al 5,1%. Stiamo correndo ma per
recuperare, nel 2022, i livelli pre-pandemici, quelli riferiti al 2019. Attenzione, però,
perché in quell’anno il prodotto pro capite era inferiore di circa 1.700 euro rispetto ai
livelli massimi di reddito del 2007”.
E’ la riflessione che arriva dal presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca
Manenti, dopo i lavori del consiglio generale della confederazione tenutisi a Roma e
svolti dal presidente nazionale Carlo Sangalli. “Anche per la nostra isola, con
riferimento ai consumi – spiega Manenti – è previsto solo a metà del 2023 il ritorno al
livello precedente la pandemia. E, però, già ora, dopo che a settembre, dall’inizio
dell’anno, ci siamo accorti che l’incremento è solo dello 0,8%, il più basso di questi
ultimi mesi, stiamo facendo i conti con una serie di fattori frenanti tra cui i ritardi della
campagna vaccinale e, su tutti, l’accelerazione dell’inflazione. Un rischio, quello
dell’aumento dei prezzi, già in parte concretizzatosi, legato sì all’andamento dei valori
energetici ma che non può rimanere slegato dalla necessità di un percorso riguardante le
riforme e dal corretto utilizzo degli investimenti previsti dal Pnrr nella nostra area
regionale. Sappiamo che le imprese del terziario di mercato sono quelle che, più di
tutte, hanno subito gli effetti nefasti della pandemia. Ecco perché come Confcommercio
riteniamo sia necessario muoversi lungo tre direttrici: sostenere queste stesse imprese
che hanno subito l’impatto devastante della presenza del virus; rafforzare la crescita con
i consumi e accompagnare il decollo operativo del Piano nazionale di ripresa e
resilienza”.
Manenti sottolinea la necessità che, per le imprese del settore, possano essere attuate
moratorie fiscali e creditizie oltre a crediti d’imposta dedicati e a risolvere la questione
del costo degli ammortizzatori sociali. “Abbiamo, inoltre, avviato un serrato confronto
con la Regione – afferma il presidente di Confcommercio Sicilia – sulle infrastrutture.
Bene lo stanziamento di risorse ma se vogliamo davvero puntare a una crescita
sostenibile, è necessario garantire l’accessibilità e il sostegno alle imprese dei servizi di
trasporto e logistica utilizzando il metodo dell’intermodalità e sollecitando il rinnovo
del parco circolante”.
Manenti, poi, chiarisce come Confcommercio guardi con estrema attenzione
all’apertura dell’incentivo Resto al Sud “anche al nostro settore, destinato a diventare
un aiuto concreto per gli imprenditori tra i 18 e i 55 anni che decidono di avviare una
impresa nella nostra regione” e al trittico per il digitale, vale a dire la ripresa dello
strumento dei voucher per la digitalizzazione delle pmi, il rafforzamento del credito
d’imposta per l’acquisizione di beni immateriali nel contesto del piano di transizione
per il 4.0, il sostegno ai digital innovation hub come piattaforma di riferimento per
l’impresa diffusa. “Concludo – dice ancora Manenti – segnalando l’adesione di Conad
al sistema di rappresentanza di Confcommercio, una scelta che, anche in Sicilia, potrà
fare cambiare prospettiva sul mondo della grande distribuzione”.