Rocco Commisso, miliardario americano di origine italiana, fondatore e presidente del colosso di servizi via cavo Mediacom, a giorni dovrebbe concludere un accordo per l’acquisto della Fiorentina. Lo scrive il New York Times nell’edizione online. Commisso, trasferitosi negli Stati Uniti quando aveva 12 anni, è anche il presidente dei New York Cosmos. Lo scorso anno, ricorda sempre il Nyt aveva cercato di rilevare il Milan, ma la sua offerta pubblica di acquisto era fallita
LE MANI USA SUL CALCIO ITALIANO
Se l’accordo con i fratelli Della Valle andrà a buon fine, sottolinea il quotidiano, Commisso si aggiungerà alla lista di proprietari americani di club del calcio italiano: il Milan è di proprietà dell’hedge fund della Elliott Management, la Roma è nelle mani di James Pallotta e ci sono gruppi di proprietà legati al Nord America a Bologna, in Serie A e a Venezia, in Serie B.
Commisso, 69 anni, ha nominato JPMorgan Chase per condurre la trattativa con la Fiorentina e nelle ultime settimane ha intrattenuto contatti con i rappresentanti della famiglia Della Valle, proprietaria della Fiorentina dal 2002. Il New York Times riferisce anche la cifra della vendita: si parla di circa 150 milioni di dollari, ovvero 135 milioni di euro. La cessione del club potrebbe essere ufficializzata entro lunedì 27 maggio, secondo fonti che hanno chiesto l’anonimato perché l’accordo non è stato ancora perfezionato in ogni dettaglio.
MONTELLA: «VOCI CHE LASCIANO IL TEMPO CHE TROVANO»
Dal canto suo la Fiorentina non commenta e fa trapelare solo un commento: «In queste ore gli unici pensieri sono per la salvezza e per la partita con il Genoa che vale la permanenza in serie A». Parla invece Vincenzo Montella: «Le voci che stanno circolando sulla cessione della Fiorentina? In una vigilia così mancava anche questo… e comunque sono voci che adesso lasciano il tempo che trovano», ha detto l’allenatore. «Già quando ero allenatore del Milan circolò questo nome», ha aggiunto, «e anche quando ero alla Roma ho vissuto di persona il passaggio dalla famiglia Sensi alla proprietà americana. Insomma sono abbastanza abituato a queste situazioni… Di certo posso dire, avendola testata in questi giorni, che la passione dei Della Valle è rimasta intatta, ho visto Andrea soffrire molto per la classifica».
LA LETTERA SFOGO DI DELLA VALLE
È però innegabile che il rapporto tra i tifosi viola e la proprietà è da tempo deteriorato. L’11 maggio scorso Diego Della Valle aveva scritto una lettera aperta alla Nazione per rispondere alle continue accuse di scarsi investimenti. «Urlate di plusvalenze, braccini corti, fratelli freddi calcolatori…ma quale film avete visto?», si legge nella missiva. «Svegliatevi, usate il cervello se possibile e verificate le cose in modo serio, avete gli strumenti per farlo velocemente cliccando sul vostro telefonino e smettetela di farvi imboccare finte verità da alcuni avvoltoi che vogliono solo la distruzione ed il caos della Società». «Chi crea questo clima ostile e violento vuole alimentare il caos e la confusione senza proporre niente di serio o realizzabile, approfittando vigliaccamente spesso dell’anonimato o di proteste in gruppo per offendere in modo vergognoso o per gridare richieste senza proporre soluzioni concrete», era stato lo sfogo di Della Valle. «Ora, sono io che voglio risposte precise e concrete. Una parte di voi non fa altro che gridare che dobbiamo andarcene ma avete dimenticato che vi avevamo messo a suo tempo la Società a disposizione, pronti ad aiutare in tutti i modi se qualcuno di serio si fosse presentato ma, come sapete, non si è visto nessuno, ripeto nessuno neanche lo scemo del villaggio».