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La manovra risponda al disagio dei commercialisti

Politica Economica

di Salvatore Padula

28 settembre 2019


3′ di lettura

L’aggiornamento del documento di economia e finanza (Nadef) del governo, chiude – valga almeno come auspicio – la fase fantasiosa e immaginifica della messa a punto della legge di Bilancio. E ne apre un’altra, improntata a una maggiore concretezza, con obiettivi macroeconomici e linee strategiche meno estemporanei e indicazioni di massima sulle misure portanti della manovra.

I prossimi mesi saranno molto impegnativi sotto il profilo fiscale. Anzi, proprio il fisco – con questa ridda di ipotesi sul via vai di nuove tasse, aliquote Iva variabili in base alla modalità di pagamento, bonus che tornano e altri che sfumano, regimi agevolati che cambiano pelle – diventa uno degli ambiti dove si dovrà misurare la “discontinuità” del nuovo esecutivo giallorosso rispetto al precedente a trazione leghista.

E non sarà semplice. Perché da un lato è evidente che in molti casi è atteso un deciso cambio di rotta rispetto al passato; e dall’altro è altrettanto evidente che in questa fase i contribuenti di tutto hanno bisogno ma non dell’ennesima stagione di incertezze e regole traballanti. Chiedere a imprese e professionisti per averne conferma.

Per il nuovo governo è una sfida nella sfida. Non solo si dovranno trovare le misure per approdare a un fisco più equo e più semplice. Non solo si dovrà concretizzare un piano organico per sostenere con la leva fiscale la crescita del sistema Paese, per esempio rafforzando Industria 4.0, anche in chiave green, e ripristinando l’Ace, l’aiuto alla crescita delle imprese, auspicabilmente con effetto già dal 2019.

Ma lo si dovrà fare anche in modo ordinato, garantendo agli operatori un contesto di certezza del diritto che è il presupposto per programmare e pianificare attività e investimenti e, in definitiva, per ogni ambizione di crescita e consolidamento. Per pura casualità, il varo della Nadef coincide con una forte agitazione e l’annunciato sciopero dei commercialisti. Una concomitanza singolare. Anzi, un monito e forse anche un’opportunità da non sprecare.

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