Li zhihao / Imaginechina
5G
Il 5G si è acceso anche in Europa. Alla mezzanotte del 17 aprile, Ericsson e Swisscom hanno lanciato la prima rete commerciale del continente. Si parte da 54 città e comunità svizzere, tra le quali Zurigo, Berna, Ginevra, Basilea, Losanna e Lucerna.
Swisscom-Ericsson, la prima in Europa
Era tutto pronto. Mancava solo la licenza di offrire la nuova rete a livello commerciale, cioè non più come copertura teorica e sperimentale ma aperta ai clienti che abbiano uno degli smartphone 5G attualmente sul mercato. Una volta ottenuto, è bastato far “scattare l’interruttore”. Il maggiore operatore svizzero, utilizzando la tecnologia di Ericsson, promette di arrivare alla copertura nazionale (e del 90% della popolazione) entro la fine del 2019.
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Come al solito, e visto che siamo ai primissimi passi, ci sono ancora diversi “imbuti”, a partire proprio dai dispositivi disponibili. Se infatti la rete c’è, mancano gli smartphone in grado di sfruttare il 5G. Quelli sul mercato sono pochi, e (tanto giovani quanto costosi) ancora meno ce ne sono in giro, nelle mani degli utenti.
Il periodo di transizione
Come Swisscom, anche Corea del Sud e Stati Uniti (con Verizon) hanno acceso le reti commerciali. Il ceo dell’operatore americano ha spiegato di non aspettarsi dal 5G offerto agli utenti un impatto significativo sul bilancio almeno fino al 2021. Ci sarà quindi un periodo di transizione piuttosto lungo. Secondo un’analisi di IDC, nel 2019 saranno venduti solo 6,7 milioni di smartphone 5G. Una quota minima (lo 0,5%) del mercato complessivo, con il 4G al 95,4%.
Nel 2023, però, l’ultima generazione alimenterà un quarto degli smartphone, contro il 71,7% del 4G. In altre parole: il 4G sarà ancora a lungo dominante, ma è comunque fondamentale partire, per innescare un circolo virtuoso: saranno le reti a spingere la vendita degli smartphone 5G (destinati a diventare uno standard e a calare di prezzo) e non viceversa.
“Garantiamo l’operatività dei vari fornitori con i dispositivi e le reti 5G- ha spiegato Arun Bansal, presidente di Ericsson in Europa e America Latina – consentendo l’ingresso sul mercato di più device 5G, in modo che i consumatori possano godere dei vantaggi dei servizi 5G”. È chiaro però che servono soluzioni adatte a un periodo di transizione. Huawei ha puntato sul chip Balong 5000, montato sul pieghevole Mate X, che compre contemporaneamente 2G, 3G, 4G e 5G. Swisscom ha adottato la soluzione software di Ericsson chiamata “Spectrum Sharing”. È un sistema che gestisce in modo flessibile lo spettro tra le frequenze 4G e 5G in base alla domanda di traffico.
Verso nuove applicazioni
Durante una conferenza tenuta a Zurigo lo scorso 10 aprile, Swisscom aveva già annunciato l’imminente lancio della rete e presentato l’ecosistema di partner. Gli abbonati Swisscom che hanno smartphone e router 5G nelle aree coperte dal segnale potranno usufruire di maggiore velocità e minori tempi di latenze. “Con il lancio della prima rete 5G commerciale in Svizzera – ha spiegato Urs Schaeppi, ceo di Swisscom – stiamo gettando le basi per nuove applicazioni e innovativi modelli di business. Questo non avrà rilevanza solo per la Svizzera, ma sarà anche stimolante per le persone che entreranno a far parte del mondo digitale, sia che esse vivano in città, in campagna o in montagna”.
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