La misura allo studio del governo scatterebbe per ciascun lavoratore, a prescindere dall’età anagrafica. Nel pacchetto anche la proroga selettiva della cassa integrazione d’emergenza e dello stop ai licenziamenti
di Claudio Tucci
La misura allo studio del governo scatterebbe per ciascun lavoratore, a prescindere dall’età anagrafica. Nel pacchetto anche la proroga selettiva della cassa integrazione d’emergenza e dello stop ai licenziamenti
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Il campanello d’allarme è suonato analizzando, un po’ più nel dettaglio, gli ultimi dati sul lavoro: ad aprile, sull’anno, le nuove assunzioni sono crollate dell’83%, ha rilevato qualche giorno fa l’Osservatorio sul precariato dell’Inps. E a maggio, primo mese di riaperture dopo il lockdown, la situazione non è affatto migliorata, ha aggiunto l’Istat: il numero di occupati è ancora in diminuzione, -84mila unità sul mese, -613mila sull’anno, interessando tutte le tipologie contrattuali, quelle a termine, ma anche quelle stabili.
Incentivo ai contratti stabili
Per questo il governo, nel pacchetto lavoro da inserire nel decreto atteso a inizio agosto (si veda altro articolo in pagina), sta pensando di inserire anche una misura ad hoc per incentivare la stipula dei contratti a tempo indeterminato, da affiancare alla nuova deroga al decreto dignità, vale a dire lo stop alle causali su proroghe e rinnovi dei rapporti temporanei (somministrazione inclusa), che si allungherebbe almeno fino a dicembre (oggi questa facoltà termina il prossimo 30 agosto). Per spingere il lavoro stabile, l’idea, allo studio dei tecnici dei ministeri dell’Economia e del Lavoro, è di prevedere un esonero contributivo pieno, al 100%, per sei mesi da riconoscere a tutte quelle aziende che assumono (o trasformano) a tempo indeterminato. La misura scatterebbe per ciascun lavoratore, a prescindere dall’età anagrafica (oggi l’esonero triennale previsto dalla scorsa legge di bilancio vale solo per le stabilizzazioni di under35, e finora, da gennaio ad aprile, ultimi dati disponibili di fonte Inps, ha interessato appena 26.421 rapporti, complice certo il ciclo economico difficile causa pandemia).
A convincere il governo Conte a scommettere non solo sulle proroghe generalizzate dei sussidi, ma anche su nuovi incentivi alle assunzioni è anche un’altra riflessione: un 20-30% di aziende circa, nonostante il coronavirus, non ha subito nel primo semestre 2020 cali di fatturato, e alcuni settori produttivi stanno, pian piano, rialzando la testa, con ordinativi e commesse in ripresa, e quindi – è il ragionamento che si fa nella maggioranza – potrebbero aver bisogno di nuovo personale. A disposizione della misura ci sarebbe, al momento, 1 miliardo. L’intero pacchetto lavoro vale circa 10 miliardi (12-13 in termini di saldo netto da finanziare). «È un pacchetto importante – sottolinea al Sole24Ore la sottosegretaria al Lavoro, Francesca Puglisi -. L’obiettivo è aiutare lavoratori e imprese. Lo sgravio sulle assunzioni stabili, in particolare, è la testimonianza di come vogliamo incentivare il lavoro a tempo indeterminato».
Altre 18 settimane di Cig
Il piatto forte degli interventi resta la proroga della cassa integrazione d’emergenza (pesa circa 7-8 miliardi). Come ribadito anche ieri dal ministro, Nunzia Catalfo, le aziende avranno a disposizione altre nuove 18 settimane: si potranno così coprire i periodi che vanno da metà giugno (con effetto perciò retroattivo per coprire le prime imprese che hanno esaurito la tranche iniziale dei sussidi) fino a dicembre.