Le azioni di Xiaomi (HKG: 1810) sono crollate venerdì dopo che il Dipartimento della Difesa (DoD) ha aggiunto il produttore di smartphone all’elenco delle società che sarebbero collegate all’esercito cinese.
Analisi fondamentale: investitori statunitensi costretti al delisting
Xiaomi, il terzo più grande produttore di smartphone al mondo nel terzo trimestre dello scorso anno, si aggiunge ora alla blacklist (lista nera) delle aziende interessate dall’ordine esecutivo di Trump, firmato a novembre.
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L’ordine vieta agli investitori con sede negli Stati Uniti di investire in società che secondo gli USA sono controllate dall’esercito cinese e dal partito comunista al governo. Pertanto, gli investitori sono ora costretti a vendere le loro quote in Xiaomi.
“Il Dipartimento è determinato a evidenziare e contrastare la strategia di sviluppo della fusione militare-civile della Repubblica popolare cinese (RPC), che supporta gli obiettivi di modernizzazione dell’Esercito popolare di liberazione (PLA) garantendo il suo accesso a tecnologie avanzate e competenze acquisite e sviluppate da anche quelle aziende della RPC, università e programmi di ricerca che sembrano essere entità civili”, ha evidenziato il DOD in una dichiarazione.
Xiaomi ha risposto respingendo tali affermazioni.
“La società ribadisce di fornire prodotti e servizi per uso civile e commerciale. La Società conferma di non essere di proprietà, controllata o affiliata con l’esercito cinese e non è una “Compagnia militare cinese comunista” definita dalla NDAA”, ha affermato Xiaomi nella dichiarazione.
“La società adotterà le azioni appropriate per proteggere gli interessi della Società e dei suoi azionisti”.
Resta da vedere se il nuovo presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, invertirà la rotta dell’amministrazione sulla lista nera di importanti società con sede in Cina.
Analisi tecnica: le azioni subiscono un brusco calo
Il prezzo delle azioni Xiaomi è sceso di oltre il 10% all’apertura del venerdì mattina a Hong Kong per iniziare una sessione di trading volatile. Ad un certo punto, le azioni hanno subito un calo di circa il 14% nel corso della giornata toccando i livelli più bassi in un mese.
Il crollo si è fermato a 28,40, dove la linea di supporto orizzontale offre un supporto vicino. Un pullback più profondo punterà a 25,70, che offre un supporto più forte. Al rialzo, 31,40 ora fungerà da resistenza.
In sintesi
Il prezzo delle azioni Xiaomi è crollato di oltre il 10% oggi dopo che il Dipartimento della Difesa (DoD) ha aggiunto la società all’elenco delle società che sarebbero controllate dalle forze armate cinesi e dal partito comunista.