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Le imprese al presidente dell’Inps Tridico: «Sulla Cig parole inaccettabili»

AZIENDE IN RIVOLTA

Per il presidente di Confindustria Bonomi quelle sulle aziende che non riaprono per pigrizia imprenditoriale «sono scioccanti per il mondo produttivo»

di Nicoletta Picchio

(imagoeconomica)

Per il presidente di Confindustria Bonomi quelle sulle aziende che non riaprono per pigrizia imprenditoriale «sono scioccanti per il mondo produttivo»

9 giugno 2020


3′ di lettura

«Scioccanti per il mondo produttivo». Così il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha definito le parole del presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, dette in una intervista ieri, 8 giugno, sulle aziende che non riaprono perché lo Stato copre l’80% della busta paga e per pigrizia imprenditoriale.

Accanto al leader di Confindustria è scattata la protesta del mondo imprenditoriale. Parole «inaccettabili», «sconcertanti», «ingenerose», «offensive», che «riflettono i pregiudizi anti impresa». Rivolte verso chi, le aziende italiane, combattono, anticipando i soldi della cassa integrazione. Parole lontane dallo spirito di coesione, hanno sottolineato gli imprenditori, rilanciato dal presidente Mattarella, dalla Banca d’Italia e da esponenti del governo. «Le affermazioni che abbiamo letto sono sconfortanti, profondamente ingiuste e ingenerose, offensive nei confronti di chi sta combattendo per contribuire al benessere del paese» ha commentato Robiglio, presidente della Piccola industria di Confindustria, sottolineando che «riflettono il forte pregiudizio anti impresa».

Per Vito Grassi, presidente del Consiglio delle rappresentanze regionali di Confindustria e numero uno di Confindustria Campania, «Tridico avalla ipotesi assurde: nessun imprenditore ha interesse a tenere chiusa la propria azienda. Il crollo dei fatturati potrà determinare chiusure e interventi sulla struttura dei costi aziendali. Non certo speculazioni sulla cig». Parole che sono il frutto di un «atteggiamento anti impresa che non fanno bene al paese, fanno perdere la fiducia delle imprese nei confronti dello Stato e danneggiano l’immagine del paese all’estero» il commento del presidente di Federmeccanica, Alberto Dal Poz.

«L’Inps dovrebbe preoccuparsi di tenere fede agli impegni presi ed erogare quanto dovuto ai lavoratori nel più breve tempo possibile. Al presidente Tridico forse sfugge che molte aziende stanno anticipando la cassa», è stata la reazione del presidente di Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli. «In questi mesi – ha detto Alessandro Spada, presidente Assolombarda – ho visto le imprese mettersi a disposizione del paese e fare sacrifici per non perdere quote di mercato. E oggi con senso di responsabilità guardiamo avanti». Per Alessandro Albanese,Sicindustria, le parole del presidente dell’Inps sono «sconcertanti, offensive, cariche di un pregiudizio anti-imprenditoriale, ben lontane dallo spirito di coesione invocato dal Presidente Mattarella, dal Governatore Visco e dai più alti esponenti del Governo».

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Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Venezia e Rovigo parla di «esternazioni fuori luogo. Se si desidera lo scontro pubblico-privato siamo sulla strada giusta. Bisogna essere consapevoli che quando le aziende scapperanno qualcuno dovrà assumersene la responsabilità». Sconcertato anche il presidente di Confindustria Umbria, Antonio Alunni: «non si comprende quale sia lo scopo di queste dichiarazioni, se non quello di umiliare lo sforzo straordinario che gli imprenditori e i loro collaboratori stanno realizzando». Per Luciano Vescovi, presidente di Confindustria Vicenza, «è un atto offensivo. Ci troviamo una persona espressione di quella scuola di pensiero che ci considera prenditori».

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