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L’Italia rischia una recessione tecnica. Ma cos’è una recessione tecnica? 

L'Italia rischia una recessione tecnica. Ma cos'è una recessione tecnica? 

Nubi all’orizzonte per l’economia italiana che viaggia verso una ‘recessione tecnica’ e un 2019 in grigio, con una crescita stimata dello 0,6% contro l’1% programmato dal governo. La previsione della Banca d’Italia è che anche il quarto trimestre del 2018 si chiuderà con il segno meno dopo il calo dello 0,1% segnato dal prodotto nel terzo, prima contrazione dopo una serie di 14 trimestri positivi.

Viene definita recessione quella condizione nella quale i livelli dell’attività produttiva risultano inferiori a quelli che potrebbero essere raggiunti utilizzando completamente, e in maniera efficiente, tutti i fattori produttivi a disposizione. La crescita o la recessione hanno un impatto determinante sulla politica economica di uno Stato e di conseguenza sui suoi cittadini. Basti pensare che nella manovra economica approvata a fine anno il Governo ha previsto per il 2019 una crescita del Pil pari all’1%.

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Precedentemente la stima era addirittura dell’1,5% poi ridotta dopo le ‘contrattazioni’ del Governo con la Commissione europea. Se un paese cresce economicamente o no è fondamentale perché sui livelli di Pil si basano altri fattori, dal debito al deficit. Il Patto di stabilità e crescita Ue, ad esempio, prende in considerazione il rapporto tra debito (o deficit) e il Pil.

Di conseguenza uno Stato può avere un debito pubblico elevato, ma anche un Pil elevato (Stati Uniti) senza incorrere in situazioni di pericolo finanziario ovvero rischio insolvenza: quello che importa è il rapporto e l’andamento reciproco delle due grandezze. Altro effetto di una recessione, è che puo’ mettere in moto le agenzie di rating che possono tagliare il rating sul debito del Paese con conseguenze negative a cascata. Nella dottrina economica ci sono diversi tipi di recessione. Vediamo quali sono le differenze:

Cos’è la recessione tecnica

La recessione in senso tecnico si ha quando il Prodotto interno lordo reale mostra una variazione negativa per almeno due trimestri consecutivi.

In questo momento l’Italia rischia di trovarsi in questo tipo di situazione. Secondo le previsioni della Banca d’Italia infatti il Pil del quarto trimestre del 2018 sarà negativo. Considerando che lo scorso 30 novembre l’Istat ha certificato, per il terzo trimestre del 2018, un arretramento del Pil dello 0,1% rispetto al trimestre precedente (+0,7% invece rispetto al terzo trimestre 2017), se il 31 gennaio l’Istat dirà che anche negli ultimi tre mesi del 2018 il Pil è negativo ci troveremmo ufficialmente in recessione tecnica.

Quello di novembre, è stato il primo calo dell’attività economica dopo un periodo di espansione protrattosi per 14 trimestri (tre anni e mezzo).

Cos’è la recessione economica 

C’è poi la recessione economica che è caratterizzata da una variazione del Prodotto interno lordo negativa rispetto all’anno precedente.

Se tale variazione è negativa ma di entità non inferiore al -1% si parla invece di crisi economica. Sintomi delle fasi di recessione possono essere la diminuzione del tasso di crescita della produzione (l’ultima rilevazione in Italia ha segnato un -2,6%) e l’aumento della disoccupazione. 

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