A quattro giorni da lancio di Galaxy Fold, lo smartphone pieghevole di Samsung, Huawei lancia Mate X, il suo pieghevole che sarà compatibile con il 5G. Costerà 2.300 euro e sarà disponibile da metà 2019.
Richard Yu, responsabile del business consumer di Huawei, ha riconosciuto che il prezzo “è un po’ alto” (superiore anche a quello del Galaxy Fold che arriverà sul mercato a maggio a 2.000 euro) ma ha assicurato che l’azienda sta lavorando perché costi meno.
“I nostri ingegneri hanno lavorato su questo schermo per oltre tre anni”, ha detto Yu in occasione di un evento per presentare il nuovo telefono a Barcellona, dove si apre la quattro giorni del Mobile World Congress.
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Aperto, il display di Mate X è da 8 pollici con uno spessore di 5,4 millimetri e può ripiegarsi su se stesso per diventare da 6,6 pollici – leggermente più grande dello schermo del Fold – grazie a un meccanismo di apertura Falcon Wing.
Monta una batteria ad alta capacità da 4500mAh che supporta il sistema di ricarica SuperCharge da 55W. All’interno del sottile corpo dello smartphone c’è spazio per la camera Leica. Quando piegato, Mate X presenta un visore su entrambi i display, in modo che anche il soggetto dello scatto possa vedersi.
Balong 5000, il primo chipset multi-mode 7nm 5G con una velocità di download 5G a 4.6Gps sulla banda Sub-6GHz supporta sia le architetture SA che NSA, per cui gli utenti non avranno bisogno di un aggiornarlo per continuare a utili della connettività 5G. La doppia sim supporta sia il 4G che il 5G.
Si prevede che diverse altre piccole aziende presentino i loro primi telefoni pieghevoli alla fiera di Barcellona questa settimana e tra queste l’ha già fatto Tcl (gruppo cui fanno capo Alcatel, Blackberry e Palm), che ha annunciato l’uso della tecnologia DragonHinge per dispositivi mobili pieghevoli utilizzano dei display AMOLED flessibili creati su misura.
“Quando guardiamo all’applicazione pratica di display flessibili e dispositivi mobili pieghevoli, individuiamo principalmente tre sfide da superare: il display AMOLED flessibile di per sè, un meccanismo di piegatura resistente e, naturalmente, un software che possa adattarsi perfettamente a questi nuovi formati”, ha affermato Shane Lee, General Manager, Global Product Center di TCL. “Abbiamo una soluzione hardware da cui partire per la progettazione e costruzione dei nuovi dispositivi, che ci permetterà così di affrontare la realizzazione di un software che sia in grado di offrire un’esperienza davvero unica, come questa nuova tecnologia permette, e di creare un più ampio ecosistema connesso mentre ci prepariamo a lanciare il nostro primo dispositivo pieghevole l’anno prossimo”
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