Lo spread vola a 300 punti base, il giorno dopo lo scontro con l’Unione Europea e le parole di Juncker. E anche per Piazza Affari l’avvio è ampiamente negativo. Ma Di Maio risponde, e a Borghi (Lega) si contesta il reato d’opinione
Lo spread vola a 300 punti base, il giorno dopo lo scontro con l’Unione Europea e le parole di Juncker. E anche per Piazza Affari l’avvio è ampiamente negativo: il primo indice Ftse Mib segna una perdita dell’1,37%, l’Ftse It All-Share un calo dell’1,43%. Il differenziale tra Btp e Bund tedesco segna i massimi dalle fibrillazioni durante la formazione del governo a fine maggio. Il rendimento del Btp decennale è del 3,43% e supera i massimi della scorsa primavera: per trovare un rendimento così alto occorre andare alla primavera del 2014.
L’euro scivola a 1,15 dollari, inanellando la quinta seduta consecutiva in ribasso e portandosi sui minimi da fine agosto. Aveva aperto sui mercati europei a 1,1579. A pesare, secondo l’agenzia Bloomberg, le parole del presidente della Commissione bilancio della Camera, Claudio Borghi. L’agenzia riporta una dichiarazione di Borghi a Radio Anch’io: “sono più che convinto che l’Italia, con una sua moneta, sarebbe in grado di risolvere i suoi problemi”.
“Se qualcuno sta sperando di far tornare indietro il Governo sui numeri della manovra attraverso lo spread sappia che “noi non torneremo indietro di un millimetro”, ha detto il vice premier Luigi Di Maio alla radio Rtl aggiungendo che “se necessario spiegheremo questa manovra nelle piazze” per far conoscere le misure adottate per la crescita dell’economia. Il governo su questo “è compatto” ha poi aggiunto Di Maio.
Fonte ansa.it