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Lo Stato è debitore di mezzo miliardo agli agricoltori

Protesta a Roma per il mancato versamento dei contribuiti per le assicurazioni contro le calamità nelle campagne

L’allarme è stato lanciato da Asnacodi (Associazione dei Consorzi di Difesa) e Coldiretti davanti al Ministero delle Politiche Agricole nella Capitale, dove sono giunti agricoltori provenienti da tutte le Regioni.

VENETO IN POLE POSITION. Una delle regioni verso cui lo Stato è maggiormente debitore è il Veneto (circa 60 milioni), solo per il mancato versamento dei contribuiti per le assicurazioni contro le calamità nelle campagne. Alla protesta ha partecipato anche il presidente di Condifesa Veneto Valerio Nadal, con una folta rappresentanza di agricoltori. I problemi riguardano in particolare modo i danni provocati dai cambiamenti climatici.

“I problemi dell’economia reale incombono sugli agricoltori, che dopo anni di attesa” sottolinea Nadal “devono ancora riscuotere più di 60 milioni soltanto dall’Agea, l’apposita agenzia controllata dal Ministero delle Politiche Agricole, per le polizze assicurative degli anni 2015-16-17 contro i danni causati dal maltempo. A questo si aggiunga che gli agricoltori sono costretti a pagare milioni di interessi passivi per anticipare i contributi attraverso i consorzi di difesa”. “Occorrono quindi,”  prosegue Nadal “e da subito, misure straordinarie per allineare i pagamenti, poiché le inefficienze della macchina pubblica non possono ricadere sulle imprese. Gli agricoltori sono ostaggi umani della burocrazia con un insopportabile scaricabarile e ping pong istituzionale tra società fallite e gare infinite che rischiano di travolgere le imprese, in particolare quelle medio-piccole, l’ossatura del settore”.

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