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Lotta all’evasione, Daspo ai professionisti per i crediti falsi

LA STRETTA ALLO STUDIO

Il progetto targato M5S prevede una piattoforma per certificare i crediti contributivi da compensare. Cunsolo (commercialisti): bene ma servono tempi certi mentre sul Daspo basta già il ruolo di vigilanza degli Ordini

di M. Mobili e G. Parente

1 ottobre 2019


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3′ di lettura

Il Daspo per i professionisti. Commercialisti, consulenti del lavoro e altri intermediari abilitati chiamati a certificare il “diritto” alle compensazioni potranno incappare in una sospensione temporanea o permanente nel caso in cui attesteranno in modo fraudolento crediti inesistenti. È quanto prevede il progetto allo studio del think tank economico del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per argine il fenomeno delle compensazioni fraudolente e portare un contributo al recupero dell’evasione. Misura da cui, secondo fonti M5S, si potrebbe addirittura arrivare a recuperare tra 5 e 7 miliardi.

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Il progetto della piattaforma
La misura del Daspo si inserisce in un progetto più ampio per la creazione di una piattaforma di certificazione dei crediti previdenziali, che consenta di attestare la fondatezza degli importi utilizzati in compensazione.

Un progetto a cui sta lavorando l’Inps proprio per arginare fenomeni fraudolenti già accertati come quello di società «apri e chiudi» che creano crediti inesistenti e poi li riutilizzano o li cedono ad altri.

Cunsolo (commercialisti): sì alla certificazione ma in tempi rapidi

Fonte

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