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Lotta all’evasione, nuovi concorsi per diventare 007 del Fisco

i correttivi al decreto fiscale

Con un emendamento al decreto fiscale il Governo autorizza le Entrate e le Dogane ad assumere complessivamente 800 funzionari da destinare al potenziamento della lotta all’evasione e al contrasto delle frodi in materia di accise e di Iva. Cinquecento arriveranno alle Entrate progressivamente nei prossimi 4 anni. Gli altri 300 saranno destinati alle Dogane e ai Monopoli. Per i concorsi si partirà dal 1° luglio 2020

di Marco Mobili

1 dicembre 2019


Conte a sindacati: lotta a evasione unico modo per ridurre tasse

3′ di lettura

Il Fisco cerca rinforzi per contrastare l’evasione fiscale, le frodi su Iva e accise. L’agenzia delle Entrate e quella Dogane e Monopoli dal prossimo anno potranno bandire nuovi concorsi, in aggiunta a quelli già autorizzati, per assumere complessivamente 800 funzionari da destinare alle attività di monitoraggio, analisi e contrasto alle frodi e alle false partite Iva. La nuova ondata di assunzioni, 500 in tre anni alle Entrate e 300 subito alle Dogane, è prevista da un emendamento del Governo al decreto fiscale all’esame delle Camera e su cui si attende il voto della commissione Finanze e poi dell’Aula di Montecitorio.

Nuove assunzioni alle Entrate

La grande scommessa del Governo giallorosso è un incremento di oltre 3 miliardi degli incassi dalla lotta all’evasione. Un obiettivo importante che impone allo stesso Esecutivo un potenziamento della macchina amministrativa, in termini di uomini e risorse, chiamata a contrastare l’evasione fiscale nazionale e internazionale e non solo. Ci sono anche l’analisi dei dati e i nuovi adempimenti telematici da attuare e monitorare. E la squadra, sia alle Entrate che alle Dogane, è ampiamente sotto organico. La sola agenzia delle Entrate, tra effetto “Quota 100” e uscite volontarie, oggi conta un quarto di personale in meno rispetto alla soglia minima di personale previsto dalle piante organiche.

Per far fronte alle nuove richieste del Governo le Entrate saranno autorizzate ad assumere progressivamente nel quadriennio 2020-2023 fino a 500 nuovi funzionari per potenziare le attività di analisi e le successive verifiche soprattutto sull’utilizzo distorto delle partite Iva, aperte e chiuse velocemente al solo fine di non versare le tasse e mettere in atto frodi e, di fatto, una sleale concorrenza.

Dal tirocinio al tempo indeterminato
Le Entrate partiranno dal 1° luglio del prossimo anno con l’assunzione di 120 tirocinanti attraverso procedure concorsuali. Dopo le prove selettive scatterà un tirocinio tecnico-pratico retribuito. Si tratta di un periodo di valutazione pratica e attitudinale sia dell’attività di 007 del Fisco sia delle capacità di lavorare in team. La retribuzione per sei mesi sarà di 19mila euro. Terminato il periodo di “prova sul campo” i candidati saranno ammessi all’esame finale che, se superato brillantemente, aprirà le porte alla sottoscrizione del contratto di lavoro a tempo indeterminato. A quel punto il neofunzionario di terza area per dare la caccia agli evasori si vedrà corrispondere una retribuzione annua di 51.900 euro.

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