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Lufthansa, sciopero delle hostess mentre si prepara per Alitalia

I commissari e la proroga
Si vedrà nelle prossime settimane se i tedeschi sono intenzionati a fare questa mossa. Si attende che i commissari di Alitalia rispondano alla richiesta di Fs e Atlantia di prolungare la trattativa per l’offerta vincolante e definitiva per le attività della compagnia. Alla scadenza del termine del 15 ottobre, l’ad di Fs, Gianfranco Battisti, ha scritto una lettera ai commissari, chiedendo «almeno otto settimane» di proroga per concludere le trattative. I commissari vorrebbero accorciare la proroga a 4 settimane o poco più. Ma potrebbero anche avviare la liquidazione della compagnia, come aveva detto in marzo l’ultimo nominato, l’avvocato Daniele Discepolo.

Patuanelli e gli esuberi
Ieri sera, 17 ottobre, il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, che vigila sulla procedura commissariale, ha detto a SkyTg24 economia di non aver ancora ricevuto la relazione dei commissari. «Prima di dire qualsiasi cosa, devo aspettare che siano i commissari a scrivermi per esplicitare quello che è successo in questo periodo» e «i commissari non mi hanno ancora scritto». Sulla proposta di Lufthansa per il salvataggio di Alitalia, Patuanelli ha detto che il nome della compagnia tedesca «è legato a un’esperienza precedente che ha portato alla bocciatura di un piano industriale con il 50% di esuberi, ovviamente non accettabile».

Il premier: «operazione di mercato»
Da Bruxelles il premier Giuseppe Conte ha risposto a una domanda sul salvataggio di Alitalia: «Auspico che questa operazione vada in porto, che sia un’operazione di mercato sostenibile, industriale e che rilanci il turismo».

In arrivo 350 milioni
Intanto il governo ha stanziato altri soldi pubblici per la compagnia. Nel decreto fiscale approvato tra martedì e mercoledì notte è previsto un rifinanziamento di 350 milioni di euro ad Alitalia per «esigenze indifferibili», perché la compagnia sta per esaurire la liquidità. I 900 milioni erogati dal governo Gentiloni sono stati consumati (una parte, poco più di 100 milioni, sono in deposito di garanzia alla Iata). Anche quest’erogazione sulla carta è un prestito oneroso, con un tasso d’interesse pari all’Euribor a sei mesi maggiorato di 10 punti percentuali, adesso corrisponde al 9,65% circa. Ma Alitalia non ha le risorse per rimborsare il prestito precedente e neppure gli interessi, pari a 145 milioni. Forse restituirà il vecchio prestito con i soldi del nuovo prestito. Forse.

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