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Manovra, la carica dei 23 collegati: dal green new deal alla riforma del catasto

nota di aggiornamento al def

Nella bozza della nota di aggiornamento al Def è elencata la lista dei provvedimenti, tra cui compare a riduzione del cuneo fiscale, il green new deal e la transizione ecologica del Paese, la revisione del superticket e anche un nuovo disegno di legge sull’autonomia differenziata. Nella lista è indicata anche tra gli altri la riforma del catasto

1 ottobre 2019


2′ di lettura

Sono 23 i ddl che saranno collegati alla manovra. Nella bozza della nota di aggiornamento al Def è elencata la lista dei provvedimenti, tra cui compare la riduzione del cuneo fiscale, il green new deal e la transizione ecologica del Paese, la revisione del superticket e anche un nuovo disegno di legge sull’autonomia differenziata. Nella lista è indicata anche tra gli altri la riforma del catasto , il riordino del settore dei giochi, le misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia (Family Act), la revisione del codice civile, l’istituzione dell’Agenzia nazionale per la ricerca e il trasferimento tecnologico, le disposizioni volte alla razionalizzazione delle procedure selettive della Pa.

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Green new deal: due fondi verdi da 50 miliardi
Il green new deal entra dunque nella Nota di aggiornamento al Def approdata ieri in Consiglio dei ministri come «perno della strategia di sviluppo del Governo». La Nadef preannuncia un disegno di legge ad hoc per la transizione ecologica del Paese, che sarà un collegato alla legge di bilancio. La manovra istituirà due fondi di investimento dedicati, assegnati allo Stato e agli enti territoriali, per un valore complessivo di 50 miliardi in 15 anni. I piani di investimento pubblico dovranno porre al centro la protezione dell’ambiente, la diffusione delle rinnovabili, il contrasto ai cambiamenti climatici e la qualità dell’aria.

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Taglio del cuneo dal 2020
Quanto al taglio del cuneo fiscale partirà a luglio; ne beneficeranno i lavoratori con reddito annuo fino a 26mila euro; nel 2020 l’impegno aggiuntivo è valutato in circa 2,7 miliardi, che nel 2021 saliranno a 5,4 miliardi. Il contenuto della misura sarà dettagliato in uno dei 23 disegni di legge collegati alla manovra, richiedendo così un supplemento di istruttoria. Ancora infatti il governo non ha deciso quale meccanismo utilizzare; due sono le ipotesi al momento più gettonate. Il credito d’imposta produrrebbe un vantaggio fiscale ai lavoratori concentrato su una mensilità, quella di luglio. Mentre con la detrazione si avrebbe un vantaggio fiscale spalmato ogni mese in busta paga.

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