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Manovra: Reichlin,’governo ha fatto il minimo sindacale’  

L’economista, ‘governo doveva rimodulare Iva- l’unico vero beneficio è tranquillità mercati’

Pubblicato il: 17/12/2019 13:22

“E’ eccessivo dire, come ha fatto qualcuno, che questa è ‘la manovra delle tasse’: direi che è invece piuttosto ‘neutra’ e che il governo ha fatto il minimo sindacale. D’altro canto, questo governo ha ereditato dal governo precedente aumenti di spesa come Quota 100 e reddito di cittadinanza, finanziati da tasse future che prima o poi si dovevano pagare”. Lo dice ad Adnkronos/Labitalia Pietro Reichlin, docente di Economia e Finanze alla Luiss G. Carli.

“Questo governo -prosegue Reichlin- non ha voluto, per comprensibili motivi politici, cancellare le due misure, ripeto fatte in deficit, e, dovendo rispettare questi impegni, anche con il margine di flessibilità concessoci dall’Europa, è chiaro che i soldi da qualche parte si dovevano trovare”. “L’unico vero beneficio sostanziale -osserva l’economista- è che i mercati si sono calmati e questo ha fermato l’impennata dello spread”. Insomma, osserva Reichlin, “sapevamo che quest’anno avremmo dovuto pagare l’aumento di spesa dell’anno scorso”. “Anzi -sottolinea il professore- tutto sommato le tasse deliberate non sono tantissime, grazie al fatto che si sono ridotti moltissimo i tassi di interesse”.

“Non c’era oggettivamente spazio -osserva ancora l’economista- per una manovra fiscale espansiva. Però si poteva mettere mano ad alcune posizioni Iva, rimodulando le aliquote e le deroghe. Una cosa che avrebbe permesso di mettere più risorse sul taglio del cuneo fiscale”. E per quanto riguarda la crescita della nostra economia, Reichlin spiega che “il Pil non va bene, ma non c’è stato il disastro che molti temevano”. “Anche il nostro Pil risente dell’andamento di tutta l’area euro”, conclude.

 

 

 

Adnkronos.

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