È stato il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano a firmare, nella sua veste di vicepresidente vicario nazionale di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi)-Confcommercio, il protocollo d’intesa sulle commissioni insieme ad ABI e APSP (Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento).
L’accordo siglato il 31 luglio scorso nella sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sul quale l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (AGCM) ha espresso parere favorevole, promuove ulteriormente la digitalizzazione, la modernizzazione e la concorrenza dei servizi di pagamento elettronico non solo attraverso la riduzione dei costi delle commissioni, in particolare per gli scontrini fino a 30 euro e soprattutto per le piccole imprese, ma anche per mezzo di una maggiore comprensibilità e comparabilità delle proposte commerciali degli intermediari.
Il documento prevede quindi una serie di misure e indicazioni rivolte ai gestori delle transazioni, che per esempio utilizzeranno un apposito schema standard per la descrizione sintetica delle condizioni previste dalle proposte commerciali funzionali alla riduzione dei costi.
“Non è più tollerabile un sistema nel quale le commissioni arrivano anche ad azzerare i margini nella vendita di un caffè”, sottolinea Aldo Cursano, “per questo motivo, l’accordo firmato a Roma tra le principali associazioni delle imprese e quelle dei gestori dei pagamenti segna un momento importante per garantire alle imprese una maggiore trasparenza e la possibilità di scegliere le soluzioni più convenienti, al fine di assicurare il servizio al cliente e contenere i costi”.
Il Protocollo è stato il punto di arrivo di un confronto serrato e testimonia lo sforzo comune tra Organizzazioni d’impresa, sistema bancario e circuiti per rendere più efficiente il sistema dei pagamenti digitali semplificando adempimenti e costi a carico delle imprese.
“L’Italia”, spiega Cursano, “è il Paese con il più alto numero di POS installati, ma resta dietro per numero di transazioni, in particolare quando si tratta di micropagamenti. Una circostanza che testimonia l’iniquità della distribuzione dei costi, da sempre denunciata da Fipe-Confcommercio, e che dimostra che siamo dinanzi ad una criticità reale e non ad un alibi di noi esercenti. Finalmente, con l’ultima legge di bilancio il Governo ha deciso di istituire un tavolo finalizzato proprio a ridurre i costi della moneta elettronica. Ed è da questo che è nato il protocollo d’intesa”, conclude il presidente di Confcommercio Toscana.