Tra i 2.980 navigator il 28% dovrà attendere per essere contrattualizzato: sono gli 831 che hanno superato il test, assegnati ai centri per l’impiego di Campania, Lombardia e Basilicata, che ancora non hanno firmato la convenzione con Anpal servizi. I più a rischio sono i 471 campani per l’opposizione del governatore De Luca
di Giorgio Pogliotti
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Circa un terzo dei vincitori della selezione per i 2.980 navigator (il 28%) dovrà attendere per essere contrattualizzato. Sono gli 831 laureati che hanno superato il test e sono assegnati ai centri per l’impiego di Campania, Lombardia e Basilicata, regioni che ancora non hanno firmato la convenzione con Anpal servizi. Per gli altri 2.149 vincitori delle 16 regioni che hanno sottoscritto le convenzioni al Mise, invece, entro il 24 luglio verranno completate le procedure di assunzione con contratto di collaborazione al 30 aprile 2021.
La situazione è variegata tra le tre regioni che mancano all’appello. Se per i 329 vincitori lombardi e i 31 lucani il tutto dovrebbe sbloccarsi entro l’inizio della prossima settimana, i 471 campani restano in una situazione di incertezza, considerando la posizione critica sui navigator espressa in più occasioni dal Governatore Vincenzo De Luca, secondo cui «l’Anpal può assumere tutti quelli che vuole ma la Regione è libera di non usufruirne».
La polemica tra la regione Campania e il comune di Napoli
Il malcontento dei vincitori campani si è fatto sentire anche con numerose lettere di protesta inviate ai media, e l’assessore al lavoro di Napoli, Monica Buonanno ha chiesto alla regione di «non giocare sulla pelle dei precari che cercano un impiego». La Campania, peraltro, si è vista assegnare il maggior numero di navigator a livello regionale, calcolato in base al numero di richiedenti il reddito di cittadinanza. Dall’Anpal ricordano che l’assegnazione regionale dei navigator è stata definita dopo l’intesa raggiunta a livello di Conferenza Stato regioni di aprile, propedeutica alla pubblicazione dell’avviso di selezione.
I navigator, dopo un periodo di formazione di due settimane, entreranno in servizio a metà agosto. Ma per l’avvio delle politiche attive, ovvero per l’invio degli sms di convocazione dei beneficiari del reddito di cittadinanza da parte dei centri per l’impiego, bisognerà attendere il 1 settembre, quando l’applicativo del sistema informatico sarà in grado di collegare le reti territoriali con quella centrale.
Consulenti del lavoro: incentivi per chi assume non operativi
Ma a testimoniare il ritardo nell’avvio delle politiche attive del lavoro c’è anche la lettera inviata dall’Associazione nazionale dei consulenti del lavoro al ministro del Lavoro Luigi Di Maio e al presidente di Anpal Domenico Parisi. L’Ancl sottolinea che molti consulenti hanno iniziato a selezionare potenziali lavoratori percettori del Rdc per le proprie aziende clienti, ma «resta solo sulla carta» l’incentivo riconosciuto alle aziende (fino a 18 mesi d’importo del sussidio sotto forma di decontribuzione). Questo accade perchè «la piattaforma digitale dedicata al Rdc per le imprese, nell’ambito del sistema informativo unitario delle politiche del lavoro, non è ancora operativa». Questa situazione, scrive l’Ancl «lascia che il Rdc sia realmente ascritto ad una misura passiva e sostanzialmente assistenziale della persona, piuttosto che una misura incentivante all’occupazione».