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Nove settimane di Cig per tutti, stop a tasse e contributi, congedi al 50% di stipendio, per autonomi 500 euro una tantum: ecco la mappa degli aiuti

EMERGENZA CORONAVIRUS

Sono alcune delle misure previste nel nuovo decreto legge che dovrebbe ottenere a stretto giro il via libera del Consiglio dei ministri

15 marzo 2020


Coronavirus: ecco tutte le regole nei luoghi di lavoro

8′ di lettura

Congedi speciali pari al 50% della retribuzione o voucher babysitter per i lavoratori, dipendenti o autonomi, con figli piccoli a casa da scuola per l’emergenza coronavirus. Rinvio del pagamento dei contributi Inps per il lavoro domestico. Cassa integrazione in deroga allargata a tutti i settori mentre agli autonomi sarà riconosciuta una indennità una tantum di 500 euro. E poi ancora sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà, estesa anche alle partite Iva, senza necessità di presentare l’Isee. Nel pacchetto per famiglie e imprese travolte dall’emergenza sanitaria anche il congelamento di tutti i versamenti di imposte e contributi del 16 marzo almeno per una settimana. Scatterà poi una proroga lunga dei versamenti di Iva, ritenute e contributi sulla base del fatturato e non più solo per alcune filiere.

Consiglio dei ministri in serata
Sono alcune delle misure contenute nel nuovo decreto legge – stando all’ultima bozza, ancora suscettibile di modifiche – all’esame del preconsiglio. Il provvedimento dovrebbe ottenere in tarda serata il via libera del Consiglio dei ministri (ma non si escludono ulteriori slittamenti). Si tratta di una vera e propria manovra economica: 113 articoli, con misure per famiglie, imprese, lavoratori. Ma anche aiuti specifici per il turismo e spinta alla produzione italiana di mascherine. A quanto si apprende è in corso la riunione del preconsiglio, a cui partecipano i tecnici e che è preparatoria al Cdm. Il Consiglio dei ministri era stato in un primo momento ipotizzato per questa mattina ma fin dalla serata di ieri, sabato 14 marzo, veniva considerato più probabile una convocazione per il pomeriggio. Lo slittamento del preconsiglio fa ora ipotizzare che il Cdm possa svolgersi in tarda serata ma al momento non c’è alcuna convocazione ufficiale e c’è chi non esclude ulteriori slittamenti.

Gualtieri: per decreto legge useremo tutti i 25 miliardi
Per quanto riguarda le risorse messe sul tavolo dal Governo, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, intervenuto in serata alla trasmissione “Che tempo che fa”, ha spiegato che per il “decreto di marzo” si è già «sopra i 20 miliardi e probabilmente arriveremo a tutti i 25 miliardi» autorizzati dal Parlamento «per dare una risposta forte e immediata» all’emergenza Coronavirus. Si tratta, ha continuato il responsabile dell’Economia, di un primo provvedimento per dare «liquidità massiccia a famiglie e imprese» cui seguiranno «provvedimenti più precisi di ristoro». Gualtieri ha poi aggiunto che il provvedimento mobilita finanziamenti per 350 miliardi di euro. Si tratta di una cifra “equivalente” in percentuale del Pil ai 550 miliardi della Germania, ha concluso.

La pioggia di provvedimenti
Il decreto in via di approvazione è solo l’ultimo di una serie di provvedimenti che hanno ottenuto il via libera dell’esecutivo negli ultimi giorni (consulta il testo dei decreti). Dal 21 febbraio al 9 marzo sono stati adottati dal governo 17 atti tra Dl (decreti legge), Dpcm (decreti del Presidente del Consiglio) e ordinanze. Si contano 4 decreti legge, di cui uno convertito in legge in meno di due settimane (legge n. 13 del 5 marzo 2020). Con il Dl n. 6 gli italiani hanno iniziato a toccare con mano la quarantena e fare i conti con divieti e restrizioni. Il Dl n. 9 ha sospeso versamenti di tasse, bollette e contributi. Nella logica dell’emergenza continua sono arrivati anche altri due decreti d’urgenza. Quello sulla giustizia, con la sospensione dell’attività giudiziaria. Il quarto decreto legge sul Coronavirus tra l’8 e il 9 marzo è approdato sulla Gazzetta ufficiale fissando le regole per l’assunzione di 20mila unità tra medici e infermieri, autorizzando in deroga l’acquisto di presidi e attrezzature per sostenere l’emergenza continua nelle strutture sanitarie.

Congelati Iva, ritenute e contributi per tutti
Il provvedimento – il quinto decreto legge della serie – è dunque solo l’ultimo atto. Anche in questo caso l’obiettivo è garantire liquidità a famiglie e aziende che da giorni devono fare i conti con questa emergenza sanitaria. In arrivo prima una sospensione di una settimana per tutti i contribuenti e per tutti i pagamenti in scadenza domani 16 marzo. Poi una proroga per tutti i contribuenti, non più selezionati in base alle filiere maggiormente colpite, ma in base al fatturato.

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