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Nuove aziende piemontesi: adesso il saldo è negativo

Secondo il registro delle Camere di Commercio, nei primi tre mesi del 2018 le cessazioni sono state oltre diecimila mentre le aziende nate solo ottomila. Questo dato è il peggiore dell’ultimo decennio

Torino – Il numero delle aziende piemontesi continua a diminuire: secondo il Registro delle Camere di Commercio nei primi tre mesi del 2018 le cessazioni sono state 10.767, mentre le aziende nate sono 8.138, con un saldo negativo di 2.629 unità. Il dato della natalità è il peggiore dell’ultimo decennio. 

“Non si può stare a guardare – afferma Paolo Ruzzola, capogruppo di Lista civica per il territorio della Città Metropolitana di Torino e vicepresidente Anci Piemonte – occorre che gli enti locali e il governo lavorino in sinergia per il sostegno alle medie e piccole imprese. La ricetta deve necessariamente prevedere il rafforzamento delle infrastrutture, la digitalizzazione per combattere le lungaggini della burocrazia e un maggiore impegno perché i pagamenti da parte della pubblica amministrazione nei confronti delle aziende siano sempre più puntuali”.

La crisi economica colpisce soprattutto il settore agricolo. Secondo i dati Unioncamere Piemonte le imprese agricole nella regione sono il 12,2% del totale, pari a circa 52.800 unità. Il numero continua a calare: erano 54.522 nel 2016 e 62.953 nel 2010. Ci vuole più sostegno al settore, a partire dall’economia agricola montana, fondamentale per una corretta gestione dei territori, per proseguire e affrontare il limite imposto dal “de minimis” riguardante i danni da fauna selvatica”, ha spiegato Ruzzola, che ha già portato l’argomento all’attenzione del Consiglio della Città Metropolitana di Torino.

 

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