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Nuove garanzie per i crediti, accordo tra imprese e Abi

Confcommercio e altre nove organizzazioni hanno aderito all’accordo promosso dall’Abi, con il patrocinio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, per rendere più flessibile il sistema delle garanzie.

Con la sottoscrizione di Alleanza delle Cooperative, Casartigiani, Claai, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confedilizia, Confesercenti e Confimi Industria si allarga la compagine delle organizzazioni aderenti all’accordo promosso da Abi e Confindustria, definito, con il patrocinio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, per rendere più flessibile il sistema delle garanzie, accelerare i tempi di recupero dei crediti e assicurare un miglior servizio del credito alle imprese. L’iniziativa dà forza all’impegno per promuovere l’utilizzo delle nuove figure di garanzia introdotte dal decreto legge 59/2016: il trasferimento sospensivamente condizionato di un bene immobile e il pegno mobiliare non possessorio. In particolare, per il Patto Marciano, l’Accordo contiene alcune previsioni volte a favorirne l’utilizzo a vantaggio di banche e imprese e a rafforzare la piena operatività dell’art. 48-bis del Testo unico bancario, che ha introdotto nel nostro ordinamento la possibilità che il contratto di finanziamento tra banca e impresa possa essere garantito dal trasferimento in favore del creditore, in caso di inadempimento del debitore, della proprietà di un immobile (non abitazione principale) posto a garanzia dello stesso. L’accordo prevede tra l’altro che all’eventuale introduzione del patto nei nuovi contratti di finanziamento si associno benefici per le imprese riconducibili alla possibilità di: allungare la durata dei finanziamenti, in relazione alla tipologia di immobile in garanzia, fino ad un massimo di trent’anni; aumentare l’ammontare del credito bancario in rapporto al valore dell’immobile; ridurre il costo del finanziamento. Sono inoltre previsti impegni per: promuovere l’istituzione del registro informatico dei pegni non possessori e l’ottimizzazione della normativa di vigilanza riguardo alle due nuove forme di garanzia; la valorizzazione e diffusione delle linee guida per la valutazione degli immobili residenziali e la definizione di analoghe linee guida anche per gli immobili a uso industriale; la definizione di ulteriori iniziative per rendere più efficiente il meccanismo di escussione delle garanzie. Nei prossimi giorni le associazioni sottoscrittrici costituiranno appositi gruppi di lavoro per dare seguito agli impegni assunti e approfondire i diversi aspetti tecnici attinenti l’impiego delle due nuove figure di garanzia.

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