Una sforbiciata allo scaglione Irpef ‘di mezzo’, quello che colpisce il ceto medio, giù le tasse sul lavoro, semplificazioni a gogo, rivisitazione del rapporto tra cittadini ed amministrazione finanziaria, nuova lotta all’evasione, giù l’Iva ovvero “semplificazione e possibile riduzione dell’aliquota ordinaria attualmente applicata”. E via le tanto odiate ‘microtasse’: dal superbollo alla tassa sul rumore degli aerei.
Sciolto il nodo sul forfait per gi autonomi (“bene ma ci sono criticità da affrontare”) mentre non si accenna più alla patrimoniale che invece compariva nelle prime bozze del documento (bocciato un emendamento del Pd sul riordino complessivo anche dei valori catastali). E le rottamazioni? Positive, favoriscono gli adempimenti anche se c’e’ da rinforzare ancora e non poco la lotta all’evasione.
Le commissioni Finanze di Camera e Senato hanno licenziato un lungo documento (Leu astenuta, Fdi contraria, favorevoli tutti gli altri) nel quale si tracciano le linee guida della prossima riforma fiscale che, tra le molte riforme ora ‘sul fuoco’ dovrà vedere la luce, grazie ad una delega al Governo, entro il 31 luglio. Un percorso certo non semplice, più volte tentato dai precedenti governi, che deve fare anche i conti come sempre con le risorse.
Fonte Ansa.it