(ANSA) – VENEZIA, 29 AGO – L’evasione fiscale presente in
Italia è stimata in circa 110 miliardi di euro all’anno, un
importo paurosamente elevato che, comunque, appare decisamente
inferiore agli oneri che i cittadini e le imprese subiscono in
virtù degli sprechi, degli sperperi e delle inefficienze
presenti nella nostra Pa, che ammonterebbero a oltre 200
miliardi all’anno, una dimensione economica quasi doppia
rispetto all’evasione.
Lo sostiene l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, comparando
il mancato gettito che la Pubblica amministrazione subisce a
causa dell’infedeltà fiscale degli italiani con i costi
aggiuntivi che gravano su famiglie e imprese a causa del
malfunzionamento dei servizi pubblici.
La Cgia precisa che il raffronto “non ha alcun rigore
scientifico” e che “gli effetti economici delle inefficienze
pubbliche che gravano in particolar modo sulle imprese sono di
fonte diversa, i dati non sono omogenei e gli ambiti in molti
casi si sovrappongono”. Tuttavia, per l’associazione artigiani “nonostante ci sia tanta evasione, una Pa poco efficiente causa
ai privati dei danni economici molto superiori”. Una conclusione “per nulla scontata, visto che una buona parte dell’opinione
pubblica ha una forte sensibilità verso il tema dell’evasione,
ritenendo meno allarmanti gli effetti degli sprechi, degli
sperperi e delle inefficienze della nostra macchina pubblica”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it