Sono oltre 4 milioni le dichiarazioni già richieste quest’anno nonostante il blocco dei Caf. Altri servizi da «filtrare»: reddito d’emergenza, nuovo RdC, bonus vacanze e sussidi locali
di Michela Finizio e Valentina Melis
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Sono più di quattro milioni le richieste di Isee trasmesse dai Caf all’Inps da gennaio ad aprile di quest’anno. Praticamente oltre la metà delle domande arrivate nell’intero 2019. L’indicatore della situazione economica della famiglia apre le porte a diverse prestazioni sociali, dal reddito di cittadinanza agli aiuti locali, fino alle nuove misure di sostegno previste con l’emergenza Covid-19.
La corsa all’Isee 2020
Sul dato del primo quadrimestre 2020 incide l’impennata di Isee compilati tra gennaio e febbraio, in forte crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a causa della necessità di rinnovare il modello per non perdere i trattamenti assistenziali percepiti (come il reddito di cittadinanza o i bonus sociali elettrico e gas). A marzo e aprile, poi, bisogna tenere conto del fatto che i centri di assistenza fiscale hanno ridotto al minimo la propria attività, possibile solo da remoto a causa della chiusura al pubblico degli uffici per il lockdown dovuto al coronavirus. E nonostante questo, il calo delle pratiche di Isee è stato solo del 12 per cento.
«Le nostre attività sono state congelate – dichiara Felice Ferrara del Caf Uil -. Anche se ad aprile ci siamo attrezzati, l’assistenza online richiede tempi più lunghi e un’ampia platea resta tagliata fuori». I Caf raccolgono il 94% delle pratiche Isee e, con la riapertura, è attesa una nuova ondata di richieste per il calcolo dell’indicatore. «Abbiamo già centinaia di appuntamenti da evadere e al telefono arrivano richieste a getto continuo», aggiunge Ferrara. In queste ore, infatti, i Caf sono tornati a lavorare a pieni giri e stanno raccogliendo richieste a getto continuo.
Nel frattempo, non è escluso che siano cresciute anche le pratiche fai-da-te evase online sul sito dell’Inps: le identità digitali Spid (richiesta in alternativa al Pin Inps) sono passate da 5,9 milioni di febbraio a oltre 6,3 milioni di marzo, raddoppiando il trend di crescita dei rilasci.
Gli aiuti che richiedono l’Isee
La corsa all’Isee conquisterà una platea più ampia di nuclei familiari, in cerca di un «passaporto» per poter accedere alle diverse misure di sostegno al reddito. Anche perché, con il nuovo decreto legge in arrivo, potrebbero esserne introdotte di nuove a supporto di famiglie e lavoratori colpiti dalle conseguenze del coronavirus. L’uso dell’Isee dovrebbe essere previsto almeno in almeno due casi: