Etica, ambiente, economia, è lungo queste tre strade che si muove l’iniziativa del Patto contro lo spreco alimentare, voluta da Too Good To Go e oggi abbracciata già da diverse insegne commerciali e produttori, in prima linea per ridurre gli sprechi e sensibilizzare i consumatori. L’idea è quella di dare vita a un movimento che possa rivoluzionare il consumo di beni alimentari, per giungere a un abbattimento delle emissioni di CO2 e della produzione di rifiuti: ma come si possono raggiungere questi ambiziosi obiettivi?
Too Good To Go, l’app contro lo spreco alimentare
La proposta di un vero e proprio “patto” tra protagonisti della filiera nasce, come detto, da Too Good To Go, società danese che attraverso un’app per dispositivi mobili sta cercando di diffondere una cultura antispreco a livello globale.
L’idea alla base del progetto, che si sta rivelando di grande successo, sfrutta i nuovi canali digitali per mettere in contatto aziende e consumatori affinché il cibo in eccesso non venga sprecato ma possa essere reimmesso sul mercato a prezzi notevolmente ridotti.
Sul web e, oggi ancor di più sui dispositivi mobili, circola davvero di tutto e saper sfruttare la flessibilità e la praticità di questi strumenti significa poter veicolare messaggi e prodotti in maniera capillare. Il successo di operatori digitali attivi, per fare un esempio, nel campo dell’intrattenimento ha dimostrato in questi anni come anche i contenuti per lo svago e i giochi possano essere molto più facilmente accessibili attraverso i nuovi canali.
I più famosi casino online, come quelli censiti da https://www.vegasslotsonline.com/it/, riescono oggi ad arrivare a milioni di utenti in tutto il mondo grazie a portali e applicazioni mobili facili da utilizzare e altamente sicuri, soluzioni fino a pochi anni fa inimmaginabili che in poco tempo hanno letteralmente rivoluzionato il mondo dei videogame.
Considerati un esempio da seguire proprio perché particolarmente attenti agli investimenti in tecnologia e sicurezza, i casino digitali sono stati dei veri e propri apripista anche per aziende operanti in campi del tutto diversi, che sulla scia di questa esperienza positiva hanno scelto di digitalizzare le proprie attività fisiche o di dare vita a idee completamente nuove, che proprio in rete avrebbero potuto trovare la massima espressione.
Too Good To Go rientra certamente in questa casistica: grazie al web, infatti, il progetto veicolato tramite un’apposita applicazione per dispositivi mobili ha potuto diffondersi rapidamente e raggiungere aziende e consumatori dislocati ovunque, pronti a ottenere benefici importanti non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello ambientale ed etico in senso più ampio.
Patto contro lo spreco alimentare: quali sono i punti fondamentali
Dopo il boom degli ultimi mesi, che ha portato Too Good To Go a essere una delle applicazioni più scaricate e utilizzate anche nel nostro Paese, la società danese ha voluto spingersi oltre e rendersi protagonista di un’iniziativa ancora più incisiva, volta a coinvolgere aziende di punta del settore alimentare in un percorso di miglioramento delle proprie azioni quotidiane.
Partendo dall’assunto di base che ogni anno ben 2,5 miliardi di tonnellate di cibo (un terzo del cibo prodotto a livello globale) viene sprecato e che ciò comporta un notevole dispendio anche in termini di risorse e di emissioni di CO2 in atmosfera, Too Good To Go ha infatti promosso un Patto contro lo spreco alimentare, ossia una comunità di partner impegnati a sensibilizzare e informare i consumatori con 5 azioni concrete.
Nello specifico, come possiamo leggere anche sul portale ufficiale https://toogoodtogo.it/it/campaign/commitment, queste ultime riguardano etichette consapevoli, con informazioni chiare e corrette, aziende consapevoli e in grado di comunicare con i propri dipendenti, consumatori consapevoli, supermercati contro lo spreco e fabbriche contro lo spreco.
Obiettivo finale è quello di creare un ricco scambio informativo che possa generare valore per ogni singolo soggetto e per il pianeta nella sua interezza, che dall’abbattimento degli sprechi non potrà che trarre i massimi benefici possibili in termini di minori rifiuti e minore inquinamento atmosferico.
Le aziende coinvolte nel Patto: chi ha già aderito?
Sono già numerose le aziende che hanno accolto l’invito di Too Good To Go e hanno sottoscritto il Patto contro lo spreco alimentare, impegnandosi in prima persona per il raggiungimento di questi obiettivi ormai non più rimandabili.
La lista conta imprese di varia natura, dalle insegne della grande distribuzione alle aziende produttrici di latticini, salumi, frutta e altre tipologie di alimenti: è possibile per esempio ricordare il Gruppo Végé, che come si legge su https://www.gruppovege.it/it/gruppo/chi-siamo vanta oggi più di 3400 punti vendita in tutta Italia, la multinazionale Unilever, la catena di supermercati biologici NaturaSì, ma anche Sperlari, Bauli, Cameo, Birra Peroni, Granarolo e tanti altri nomi che da decenni accompagnano la nostra spesa alimentare quotidiana.
L’iniziativa di Too Good To Go rappresenta dunque un grande passo in avanti verso la costruzione di una maggiore consapevolezza a tutti i livelli, un modo per creare un circolo virtuoso in cui ciascuno possa giocare la sua parte: le basi sono ormai state gettate e c’è da credere che presto la lista si arricchirà ancora di più, accendendo ulteriormente i riflettori su un tema che non si può più ignorare.