Così il ministro dello Sviluppo economico nel messaggio a Confedilizia
Bonus casa, ecco tutti gli sconti fiscali del 2019
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«È necessario prorogare il pacchetto legato agli incentivi per le ristrutturazioni e quello per l’efficienza energetica». Così il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli nel messaggio a Confedilizia ricordando che grazie «alle detrazioni fiscali per il risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti dal 2007 a oggi si registrano oltre 39miliardi di euro – di cui 3,3 solo nel 2018 – di investimenti per interventi di riqualificazione energetica con un risparmio cumulato di 100milioni di Mwh».
Per il governo, ha aggiunto Patuanelli parlando più in generale della manovra finanziaria, «il primo impegno da mantenere è il disinnesco degli aumenti Iva previsti dalle clausole di salvaguardia per oltre 50 miliardi di euro tra il 2020 e il 2021».
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La legge di Bilancio del 2019 aveva già prorogato di un anno l’accesso ai bonus in scadenza lo scorso 31 dicembre. Una conferma “secca” delle regole e delle percentuali di detrazione, così come erano state ridisegnate dalla manovra del 2018. D’altra parte sarebbe stato difficile giustificare i tagli a un meccanismo di sconti fiscali che – tra interventi di ristrutturazione e di risparmio energetico – dal 1998 a oggi ha attivato investimenti per 292,7 miliardi di euro, con il record di 28,6 miliardi nel solo 2018.
Conte: patto con le imprese per Green Deal progressivo
Sull’ambiente il premier Giuseppe Conte, dal palco di Atreju, annuncia l’intenzione di chiedere un patto con tutto il mondo industriale e produttivo. «Io devo poter orientare il nostro sistema ma non posso mettere meccanismi incentivanti o disincentivanti senza nessun discernimento. Elaboriamo un piano industriale con un patto con tutto il mondo produttivo per cui progressivamente, attraverso meccanismi soprattutto incentivanti, riusciamo a orientare tutto il sistema verso la transizione energetica, verso un Green New Deal». Quanto ad Alitalia «sono anche io dell’idea che Delta dovrebbe rinforzare la sua partecipazione, il 10% è un po’ pochino. Se si realizzasse una forte partecipazione di Ferrovie dello Stato, potremmo addirittura creare una sinergia» tra trasporto aereo e ferroviario. In ogni caso l’obiettivo è «perseguire l a soluzione di mercato».