(ANSA) – MILANO, 26 OTT – La Confederazione unitaria di base
(Cub) annuncia una mobilitazione, in data ancora non stabilita,
e chiama i lavoratori alla lotta contro “l’aumento dell’età per
andare in pensione nei fatti previsto dalla riforma prospettata
dal Governo e per chiedere un significativo aumento
dell’emolumento delle pensioni in essere ridotte sensibilmente
con l’abolizione dell’indicizzazione, la riforma Dini e quella
Fornero”.
Per il sindacato di base “non ha senso” neanche toccare Quota
100 che “pur non risolvendo i problemi dei lavoratori consente
una flessibilità in uscita utile per gli esodati e i disoccupati di lungo periodo”.
Più in generale il segretario nazionale della Cub, Marcelo
Amendola, denuncia “l’iniquità della Legge Fornero che continua
ad aumentare l’età di quando si può andare in pensione e
garantisce trattamenti pensionistici che equivalgono dal 40 al
50% dell’ultima retribuzione”. “Bisogna ritornare al sistema
retributivo garantendo pensioni almeno all’80% dell’ultimo
stipendio con trattamenti eguali per dipendenti ed autonomi. E
bisogna rivalutare le pensioni in essere falcidiate dalla
riduzione dei salari, da un calcolo dell’inflazione irrealistico
e da una serie di provvedimenti penalizzanti”.
“A Draghi non basta la pensione a 67 anni, vuole portarle a
70 anni e dare un assegno di quiescenza bassissimo – conclude
Amendola -. Noi vogliamo buone pensione per tutti: per chi già
le percepisce e per chi è giovane. Due sono le strade: aumentare
i salari e il numero di occupati da un lato, dall’altro cambiare
il sistema di calcolo”. (ANSA).
Fonte Ansa.it