Il peso relativo della spesa pensionistica sul Pil si attesta al 16,6%, valore appena più alto rispetto al 2017 (16,5%), segnando un’interruzione del trend decrescente osservato nel triennio precedente
Cantiere pensioni, allo studio Quota 102: 64 anni di età e 38 di contributi
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«Nel 2018, i pensionati sono circa 16 milioni, per un numero complessivo di trattamenti pensionistici erogati pari a poco meno di 23 milioni. La spesa totale pensionistica (inclusa la componente assistenziale) nello stesso anno raggiunge i 293 miliardi di euro (+2,2% su variazione
annuale)». Lo rileva l’Istat. «Il peso relativo della spesa pensionistica sul Pil si attesta al 16,6%, valore appena più alto rispetto al 2017 (16,5%), segnando un’interruzione del trend decrescente osservato nel triennio precedente».
In 7,4 mln famiglie pensione prima fonte reddito
L’Istituto nazionale di statistica spiega anche che «per quasi 7 milioni e 400mila famiglie con pensionati i trasferimenti pensionistici rappresentano più dei tre quarti del reddito familiare disponibile e nel 21,9% dei casi le prestazioni ai pensionati sono l’unica fonte monetaria di reddito (oltre 2 milioni e 600mila di famiglie)». In base a dati del 2017, che «la presenza di un pensionato all’interno di nuclei familiari ‘vulnerabili’ (genitori soli o famiglie in altra tipologia) consente quasi di dimezzare l’esposizione al rischio di povertà»
Più del 50% della spesa complessiva erogata al Nord
Le distribuzioni territoriali delle pensioni, dei relativi beneficiari e della composizione tra categorie di prestazioni risentono sia delle differenze nei livelli e nella dinamica dell’occupazione sia della diversa
struttura per età della popolazione tra regioni, mediamente più anziana nel Nord del Paese. Più del 50% della spesa complessiva è erogata a residenti al Nord, soprattutto come beneficiari di pensioni IVS – il resto nel Mezzogiorno (27,8%) e al Centro (21,1%)
36% pensionati sotto 1.000 euro, ampi divari
L’Istat rileva anche che «il 36,3% dei pensionati riceve ogni mese meno di 1.000 euro lordi, il 12,2% non supera i 500 euro. Un pensionato su quattro (24,7%) si colloca, invece, nella fascia di reddito superiore ai 2.000 euro». L’istituto nazionale di statistica, in base a dati del 2018 definisce «ampia la disuguaglianza di reddito tra i pensionati: al quinto con redditi pensionistici più alti va il 42,4% della spesa complessiva».
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