Nuove indicazioni di vigilanza in materia di trasparenza dei Fondi pensione. C’è l’esplicito invito ad aprire la stagione delle iscrizioni online da parte dei lavoratori, un canale che potrebbe rivelarsi strategico per i dipendenti più giovani o occupati nelle imprese minori
di Davide Colombo
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Come fanno ormai da anni persino le più piccole banche del territorio, anche i fondi pensione dovranno presto attrezzarsi per consentire ai lavoratori di aprire una posizione online o permettere ai propri iscritti di effettuare via web una serie di operazioni come la richiesta di liquidazione delle prestazioni. Lo prevedono le nuove Istruzioni di Vigilanza in materia di trasparenza dei Fondi pensione.
Il documento è appena uscito sul sito della Covip, la Commissione di vigilanza sulla previdenza complementare, per raccogliere opinioni e commenti degli operatori in una pubblica consultazione che si chiuderà entro l’8 aprile. Dopo quella data Covip procederà con le determinazioni operativa, segnando un altro passo avanti nell’applicazione della direttiva IORP2.
Più trasparenza e operatività online
La maggiori novità del testo riguardano l’utilizzo delle tecnologie informatiche per semplificare al massimo i rapporti con gli aderenti. Vengono dettagliati i contenuti da garantire sui siti pubblici e le nuove operatività dell’area riservata. E c’è l’esplicito invito ad aprire la stagione delle iscrizioni online da parte dei lavoratori, un canale che potrebbe rivelarsi strategico per i dipendenti più giovani o occupati nelle imprese minori. Se un fondo non si adeguerà dovrà, una volta rese esecutive le nuove indicazioni Covip, giustificare le sue scelte. E la regola varrà anche per le adesioni collettive, per le quali, una volta effettuate, sarà poi lo stesso Fondo a coinvolgere il datore di lavoro per verificare la regolarità dei requisiti del lavoratore e attivarne i relativi flussi contributivi.
La mia pensione complementare
Molte delle indicazioni previste in IORP2 facevano già parte della regulation nazionale sulla previdenza complementare. Ma l’occasione è buona per un aggiornamento, com’è nel caso degli adeguamenti e le semplificazioni proposte per le forme di comunicazione agli iscritti, in particolare su quella da garantire nella fasi di prepensionamento sulle opzioni di erogazione della prestazione maturata. E altre novità potrebbero arrivare, nel corso della consultazione, dagli stessi fondi. Per esempio: perché non consentire agli aderenti di effettuare versamenti aggiuntivi online in corso d’anno per beneficiare delle deduzioni fiscali non sfruttate fino in fondo? Come è noto in fase di accumulo è possibile dedurre dal reddito complessivo annuo i contributi versati al fondo pensione fino al limite di 5.164,57 euro (Tfr escluso). Se si esclude quel 25% di iscritti che effettua pochissimi versamenti, la maggioranza degli attuali iscritti ai fondo non si avvicina neppure a metà utilizzo di quel “portafoglio fiscale”. Forse anche perché, pur avendo dei risparmi, non lo può fare con pochi clic passando un ordine dal conto bancario online al suo fondo previdenziale (che online ancora non offre molta operatività).
Per approfondire:
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