La cosiddetta “quota 100” (62 anni di età e 38 anni di contributi) prevista dalla legge di Bilancio per aver diritto alla pensione anticipata «sarà una misura che nel 2019 coinvolgerà 128mila persone» ben 162mila in meno rispetto alla platea di 290mila persone stimata dal governo. A dirlo è il responsabile Previdenza pubblica della Cgil, Ezio Cigna, facendo riferimento a uno studio dell’Osservatorio previdenza della Fondazione Di Vittorio/Cgil dove sono prese in esame le diverse misure pensionisti previste dal “decretone” su reddito di cittadinanza e pensioni (legge n. 26/2019): oltre a “quota 100”, il blocco della speranza di vita per le pensioni anticipate e la proroga di “opzione donna”
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Avanzo «importante» di risorse nel triennio
Per Cigna, «la differenza è ancora più marcata se si prende a riferimento il triennio: in questo caso si stima che “quota 100” coinvolgerà solo un terzo delle persone previste dal governo, 325mila invece di 973mila». Questo, aggiunge, «determinerà un avanzo importante di risorse. Nel triennio per l’insieme delle misure previdenziali prese in esame non saranno utilizzati 7 miliardi e 200 milioni, dei 21 miliardi stanziati dalla legge di Bilancio». Più in dettaglio, secondo il responsabile Previdenza pubblica Cgil, dei 3,968 miliardi di euro stanziati dal governo per il 2019 «non saranno utilizzati 1,6 miliardi», che saliranno a 2,9 miliardi nel 2020 e a 2,6 miliardi nel 2021.
Ghiselli (Cgil): necessario intervenire con altre misure
In ogni caso, rimarca il segretario confederale Cgil, Roberto Ghiselli, con “quota 100” «siamo di fronte ad un’ulteriore provvedimento a termine, che coinvolgerà alcune migliaia di persone ma che lascia del tutto invariate le cose in prospettiva. Altro che abolizione della Legge Fornero». I dati – conclude Ghiselli – «dimostrano che anche in questo caso le nostre previsioni erano fondate e che le risorse impegnate a bilancio saranno utilizzate solo in parte. Vi è la necessità, e vi sono quindi anche le condizioni, per intervenire con altre misure, sulla base delle proposte contenute nella piattaforma che il sindacato ha presentato al governo».
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