La spesa per “Quota 100” e i pensionamenti anticipati senza adeguamento dei requisiti alla speranza di vita si è fermata a 2 miliardi e 14 milioni a metà settembre. Con un risparmio di 1,767 miliardi rispetto a quanto previsto dal governo Conte-1 a gennaio
di Davide Colombo e Marco Rogari
Quota 100: arriva il restyling del governo giallorosso
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La spesa per “Quota 100” e i pensionamenti anticipati senza adeguamento dei requisiti alla speranza di vita si è fermata a 2 miliardi e 14 milioni a metà settembre. Con un risparmio di 1,767 miliardi rispetto a quanto previsto dal governo Conte-1 a gennaio. Il dato arriva dal monitoraggio Inps inviato a metà settembre ai ministeri del Lavoro e dell’Economia ed è riferito a un numero di pensioni accolte con i requisiti minimi di 62 anni e 38 di contributi pari a circa 114mila, circa il 63% di quelle presentate. Le domande accolte per le uscite anticipate a 42 anni e 10 mesi (41 e 10 se donne) sono oltre 59mila, il 46% di quelle presentate.
Il risultato, che Il Sole 24 Ore ha potuto visionare, equivale a un risparmio di circa il 45% rispetto alla dotazione stanziata per il primo anno di sperimentazione (3,781 miliardi esclusi gli altri canali di anticipo agevolato). È anche sulla base di questo andamento di spesa che i tecnici del ministero stanno completando la stesura della Nota di aggiornamento al Def, pur sapendo che si tratta di un dato puntuale ma provvisorio: le domande giacenti sono quasi 96mila, considerando entrambe le misure. E da qui a fine anno è atteso un nuovo flusso di richiesta di pensionamento, sia pure modesto, dal settore privato.
Anche tenendo conto di queste variabili di flusso, verificabili solo a fine anno, il risparmio è significativo perché sensibilmente superiore alla minore spesa per 1,5 miliardi indicata dal governo in occasione dell’aggiustamento di luglio con il decreto salva-conti facendo leva sia su “Quota 100” sia sul reddito di cittadinanza. Una stima considerata realistica anche dall’Ufficio parlamentare di Bilancio. In particolare, per quanto riguarda “Quota 100” i risparmi per l’UpB, sulla base dei dati di tre mesi fa, si sarebbero attestati intorno al miliardo, mentre le minori spese per il reddito di cittadinanza sarebbero ammontate a circa 1,2 miliardi. Un valore, quest’ultimo, parzialmente compensato (per circa 0,4 miliardi) da maggiori erogazioni effettuate per il reddito di inclusione rispetto a quanto stimato nella Relazione tecnica del decreto di gennaio.