“Oggi in Italia 5 milioni di persone vivono in condizioni di povertà assoluta e come esecutivo non potevamo girare lo sguardo da un’altra parte. Fra 5 giorni partono le domande per l’avvio del reddito di cittadinanza. L’intento di questa misura è proprio quello di consentire a uomini e donne in condizione di disagio di riscattarsi. Di essere integrate nella società, di poter aspirare a condizioni di vita migliori”.
È quanto ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, in occasione della presentazione di un francobollo celebrativo dell’incontro tra San Francesco e il sultano Malik-Al-Kamil. L’evento è stata un’occasione per ribadire gli scopi del reddito di cittadinanza. “Il sussidio economico – ha sottolineato Di Maio – è un albero su cui far fiorire la possibilità di inserirsi a pieno titolo nel mondo del lavoro. Un cuscinetto per ritrovare la strada verso l’indipendenza economica e il completo inserimento nella società”. Il ministro ha voluto ricordare la figura del “poverello di Assisi” e l’attualità del suo messaggio.
“L’attenzione alla povertà e alle differenze – ha detto – San Francesco le ha realizzate in un periodo storico dove le divisioni sociali erano stratificate e difficilmente modificabili. Lui ha dimostrato che era possibile cambiare il paradigma e varcare muri e divisioni che sembravano insormontabili. Il suo occuparsi dei poveri e donare conforto e misericordia ha modificato molto anche l’agire della chiesa in quel periodo e i suoi insegnamenti sono diventati precetti universali che superano le barriere ideologiche e religiose.
Un messaggio dirompente dicevo prima, la sua forza intrinseca deve essere il faro del nostro agire politico. La lotta alla povertà, creare condizioni di vita più dignitose in una parte consistente della popolazione che vive in condizioni di disagio, è un obiettivo che intendo perseguire da quando mi sono insediato al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali”.
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