Secondo il documento, anticipato dall’agenzia Ansa, con la riforma saranno anche razionalizzate le spese fiscali. Il ministro dell’Economia Gualtieri: non c’è tempo da perdere per evitare depressione economica
2′ di lettura
«L’alleggerimento della pressione fiscale è una delle componenti più importanti del programma di Governo» e dopo il taglio del cuneo partito da luglio, il governo sta lavorando a «una riforma complessiva della tassazione diretta e indiretta» per «disegnare un fisco equo, semplice e trasparente per i cittadini, che riduca in particolare la pressione fiscale sui ceti medi e le famiglie con figli e acceleri la transizione del sistema economico verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale». È quanto si legge nella bozza del Pnr, il Piano nazionale di riforma che accompagna il Def e che dovrebbe arrivare sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri, secondo le anticipazioni dell’agenzia Ansa. Con la riforma «saranno anche razionalizzate le spese fiscali e, in particolare, saranno rivisti i sussidi ambientalmente dannosi».
Gualtieri: non c’è tempo da perdere per evitare depressione economica
Il governo è intervenuto in questi mesi per «contrastare i devastanti effetti economici dell’epidemia Covid-19» e ora «non vi è tempo da perdere» per evitare «una fase di depressione economica». A formulare la riflessione è il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri nella premessa del documento in cui sono indicate le linee del Piano di Rilancio che l’Italia metterà a punto per settembre basato su tre pilastri: «modernizzazione del Paese, transizione ecologica e inclusione sociale e territoriale e parità di genere». Le «notevoli risorse che l’Unione Europea ha messo in campo – scrive ancora Gualtieri – devono essere utilizzate al meglio».
La riduzione del tax gap è obiettivo prioritario
La «riduzione del tax gap», si legge ancora nella bozza del piano, è «obiettivo prioritario» che sarà perseguito con «il miglioramento della qualità dei controlli» anche per «impedire che i contribuenti fruiscano indebitamente» agli aiuti anti-Covid», con il rafforzamento «dell’efficacia della riscossione» e la spinta alla «compliance volontaria» ma «è confermata la determinazione a non prevedere nuovi condoni che, generando aspettative circa la loro reiterazione, riducono l’efficacia della riscossione delle imposte».