Si è concluso sabato a Parma il 65° Congresso degli Ordini Ingegneri d’Italia. Un’edizione inedita, trasmessa in diretta dall’Auditorium Paganini cui hanno assistito da remoto, ogni giorno per tutta la scorsa settimana, migliaia tra ingegneri iscritti e delegati degli Ordini territoriali. Gianni Massa (Vice Presidente CNI): “L’ingegneria è quella disciplina che sa trasformare l’idea in un progetto. Forse la politica ha bisogno di più ingegneria!”
Oltre 90 miliardi in arrivo dal PNRR per opere pubbliche, infrastrutture, reti e interventi vari. E poi gli impegni europei derivanti dal Next generation EU e la gestione di misure importanti come il Superbonus 110%. Anche in Sardegna, come nel resto del Paese, l’impegno di tutti gli Ingegneri, dentro e fuori dalla Pubblica amministrazione, sarà fondamentale per la ripartenza.
Su questo tema si è riflettuto a Parma nel corso del 65mo congresso nazionale di categoria, un appuntamento che ha fatto registrare i contributi di amministratori e di diversi ministri del governo Draghi.
Numerose le tavole rotonde che, nelle diverse giornate, hanno visto la partecipazione attiva, accanto al presidente Armando Zambrano, del vicepresidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Gianni Massa. Il vicepresidente ha rappresentato la categoria negli incontri con diverse personalità, spaziando su differenti temi fondamentali per il rilancio del Paese. A partire da quello della riforma dell’Amministrazione, affrontato assieme al Ministro Renato Brunetta, che ha evidenziato l’importanza della categoria per la PA, all’interno come nella collaborazione esterna. «Dobbiamo sottolineare il concetto di sussidiarietà, ossia la possibilità che hanno i professionisti di supportare le amministrazioni pubbliche, in modo da semplificare i processi che portano alla realizzazione delle opere» ha detto Massa.
Durante uno degli incontri, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha puntato l’attenzione sulla necessità del coinvolgimento attivo dei territori nella realizzazione del PNRR: «È impensabile – ha detto – realizzare il PNRR senza il coinvolgimento dei territori. Le cifre in ballo sono enormi, degne di un Piano Marshall. Abbiamo l’occasione non solo di fare nuove opere ma di colmare finalmente quei ritardi che ormai si trascinano da anni». Il vicepresidente degli Ingegneri ha invece osservato che «c’è un confine tra scienza e politica che forse in questi ultimi anni non siamo riusciti a gestire bene. Dal 2018 abbiamo avuto tre Governi: difficile in questo modo conquistare la fiducia dei cittadini, soprattutto riguardo al futuro. Per il cittadino la pubblica amministrazione è unica, che si tratti di comune, regione o Governo nazionale. Tra Governo e Regioni di recente non sempre le cose sono filate per il verso giusto. Mi sembra che sia indispensabile trovare un modo per far passare le buone pratiche dal livello regionale a quello nazionale e viceversa».
Il 19 maggio, Massa ha poi dato vita ad un dialogo con Romina Mura, Presidente Commissione lavoro pubblico e privato della Camera, sui prossimi passi da compiere per recuperare la situazione pre Covid del nostro mercato del Lavoro: «Rispetto al PNRR – ha detto la Mura – per noi della Commissione le priorità sono le politiche attive del lavoro, la riforma degli ammortizzatori sociali, la sicurezza del lavoro e la valorizzazione delle potenzialità inespresse di questo Paese, in primis donne e giovani».
Nella giornata del 20 maggio è intervenuto inoltre il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio: «Il settore ingegneristico in Italia spicca da sempre per capacità di innovare e sviluppare visione all’avanguardia – ha detto –. Oggi la sfida è di andare verso modelli di crescita più sostenibile, obiettivo irraggiungibile senza le più moderne soluzioni ingegneristiche. Sulla transizione ecologica e digitale investiamo il 67% dei fondi disponibili per il PNRR. Questo porterà a benefici per l’accrescimento delle competenze e per l’occupazione dei professionisti. Servono buone politiche e buone idee. Penso, ad esempio, al Superbonus 110% e a un grande piano per la rigenerazione urbana. Il Ministero degli Esteri darà pieno sostegno ad imprese e professionisti coinvolti perché l’obiettivo è competere con successo nei mercati esteri».
Proprio sul tema Superbonus, nella stessa giornata, è intervenuto anche il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Cagliari Sandro Catta: «Si tratta di una grande opportunità, ma ci sono diversi problemi da affrontare. Da una parte è stato lanciato in maniera forse sbagliata, facendo passare il messaggio “ristruttura gratis la tua casa“- ha detto -, dall’altra parte, giunto ormai in fase operativa, il Superbonus si sta scontrando con le debolezze strutturali della nostra amministrazione, a partire dalle difficoltà negli accessi agli atti. C’è poi il problema del blocco delle manutenzioni (in attesa dei lavori di ristrutturazione) e delle irregolarità edilizie ereditate dalle leggerezze costruttive del passato. La presenza di tanti ministri a questo Congresso testimonia il peso crescente che sta assumendo la nostra categoria – ha concluso Catta – come Ingegneri abbiamo la possibilità e il dovere di affrontare queste debolezze per risolverle e consentire ai cittadini che lo desiderano di usufruire del beneficio in tempi ragionevoli».
Il congresso si è chiuso con due importanti riflessioni. Sul tema del digitale Gianni Massa ha sollevato la questione dei linguaggi: «Il linguaggio digitale – ha detto – è quello che interpreta al meglio la Next Generation. Il digitale impone un cambiamento nel linguaggio tradizionale. Serve una transizione culturale». Infine, sul tema del rapporto tra PA e libere professioni si è espresso il Presidente Zambrano: «La Pubblica Amministrazione deve senza dubbio dotarsi delle competenze tecniche necessarie facendo delle assunzioni. Il tema fondamentale, però, è quello della sussidiarietà che riguarda invece i professionisti esterni. Questi possono rappresentare un grande aiuto, in termini di semplificazione, ad esempio in tema di pareri».