Secondo un report della direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, torna a correre il farmaceutico. Bene l’Ict, boom dell’aerospaziale
I poli hi-tech laziali si confermano tra le principali aree a elevato contenuto tecnologico del Paese per valori esportati(foto Agf)
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I poli hi-tech del Lazio si confermano tra le principali aree ad elevato contenuto tecnologico del Paese per valori esportati. Nel primo semestre di quest’anno – mette in evidenza un report della direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo – l’export dei poli tecnologici della regione ha registrato una crescita particolarmente sostenuta (+62,4%), e decisamente più brillante rispetto alla media nazionale.
«Il 2019 – sottolinea Pierluigi Monceri, responsabile della Direzione regionale Lazio, Sardegna e Sicilia della banca – conferma l’elevata internazionalizzazione dei poli tecnologici e dei distretti tradizionali della regione», che è «tra quelle più attive sul fronte dell’innovazione e conta circa 1150 start up innovative collocandosi al secondo posto dopo la Lombardia».
L’inversione di tendenza del farmaceutico dopo la frenata del 2018
Dopo la frenata del 2018 (-3,4%), le esportazioni del polo farmaceutico hanno chiuso il primo semestre 2019 in forte crescita con un +67,2% raggiungendo i 6,8 miliardi di euro. A trainarle è stato soprattutto il mercato Usa divenuto primo mercato di sbocco seguito da Germania, Francia e Belgio.
Per l’Ict spinta da Usa e Emirati Arabi Uniti
Bene anche il polo Ict romano che ha evidenziato un incremento delle esportazioni del 15,7% rispetto ad un 2018 solo lievemente positivo (+1,3%). Anche qui è stato importante il contributo degli Stati Uniti e degli Emirati Arabi Uniti.
Boom nell’aerospaziale: +55,1%
Positiva la performance anche del polo aerospaziale del Lazio (+55,1%) che prosegue sulla scia del trend positivo del 2018. In questo caso a trainare le esportazioni sono stati principalmente Turchia e Thailandia.