(ANSA) – ROMA, 02 APR – In Italia cresce la povertà
energetica, di uno 0,1% in più all’anno. Oggi è in situazione di
povertà energetica l’8,8% delle famiglie italiane. Ma al Sud la
percentuale è più alta, fra il 13 e il 22% delle famiglie. Lo
rivela il Rapporto annuale dell’Osservatorio Italiano sulla
Povertà Energetica (OIPE), preparato dall’Enea su dati Istat.
La Strategia Energetica Nazionale (SEN) del 2017 identifica
come persone o famiglie “in povertà energetica” coloro che hanno “difficoltà ad acquistare un paniere minimo di beni e servizi
energetici”. Fra il 2016 e il 2018, il fenomeno ha colpito circa
40mila famiglie in più, con un incremento dello 0,1% l’anno. La
povertà energetica colpisce oggi l’8,8% delle famiglie a livello
nazionale. Ad essere colpite sono soprattutto le regioni del
Sud, le famiglie con oltre cinque componenti, quelle dove il
capofamiglia ha meno di 35 anni e quelle guidate da donne
ultracinquantenni. In Campania, Calabria e Sicilia risulta in
povertà energetica tra il 13% e il 22% della popolazione, Il problema “nasce dalla compresenza di redditi bassi,
abitazioni inefficienti dal punto vista energetico e alti costi
dell’energia”, sottolinea Ilaria Bertini, direttrice del
dipartimento ENEA per l’Efficienza energetica. “Ad oggi, possono
contribuire a contrastare questo fenomeno gli strumenti di
incentivazione che promuovono l’efficienza energetica nel
settore residenziale e, in particolare, le detrazioni fiscali
per la riqualificazione degli immobili (Ecobonus e Superbonus
110%) e il Conto Termico”, aggiunge Bertini. “Un ulteriore
impulso è atteso dal Recovery Plan, nel quale al momento sono
previsti circa 30 miliardi di euro in progetti di efficienza
energetica e riqualificazione degli edifici”, conclude. (ANSA).
Fonte Ansa.it