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Prosecco, oro italiano: in esclusiva gli ultimi dati dell’export

Buone notizie dai clienti “storici”: Stati Uniti, Germania e Inghilterra, ma la sorpresa viene da Francia e Spagna… aumento di prezzo a causa del costo della bottiglia

PROSECCO BENE L’EXPORT ANCHE SE CON QUALCHE AFFANNO. LE SORPRESE DI FRANCIA E SPAGNA

 

EXPORT SI’ MA CON LEGGERO CALO

Aumenta l’export del Prosecco del 6 per cento nel primo trimestre del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le bollicine italiane continuano ad andare forte anche se si registra una leggera contrazione come ben evidenzia la ricerca effettuata da Luigi Lago della “Luigi Wines” società di consulenza e distribuzione nei mercati esteri di vini di qualità. A cosa è dovuta la contrazione? A spiegarlo sono i produttori di Valdobiadene e Conegliano: “all’aumento del prezzo dell’uva al chilogrammo. Da cio’ ne è conseguito un aumento del prezzo della bottiglia di 50 centesimi che ci ha penalizzati soprattutto all’estero”.

PROSECCO: UNA REALTA’ DA 540 MILIONI DI BOTTIGLIE

Facendo la somma delle bottiglie prodotte di Prosecco Doc (440 milioni di bottiglie) e Asolo Prosecco Docg e Conegliano-Valdobbiadene Prosecco Docg (100 milioni di bottiglie) nel 2017 sono state prodotte 540 milioni di bottiglie. Il Prosecco Doc esporta il 75 per cento del prodotto mentre il Docg si attesta al 40 per cento. Numeri che da soli evidenziano la forza delle bollicine “Made in Italy” che trova consensi ormai in tutto il mondo, in primis negli Stati Uniti.

EXPORT: FRANCIA E SPAGNA…..CHE SORPRESA

In Europa si beve Prosecco tanto che da qualche anno lo Champagne è in allarme. Uno dei primi clienti da ormai un ventennio è sicuramente la Germania, “Un Paese che guarda molto al prezzo” come sottolineano gli esperti. In Inghilterra invece la domanda di Prosecco è molto elevata, soprattutto il Doc, mentre un 30 per cento dei sudditi di Sua Maestrà predilige il Prosecco superiore. Ma le sorprese arrivano dai cugini d’Oltralpe! “Da almeno due anni – spiega Gabriele Gregolo delle Terre di San Venanzio – i francesi apprezzano un buon Charmat italiano, che non ha un prezzo elevatissimo ed ben incontra i gusti”. E la Spagna? Non ha alcun dubbio Luigi Lago: “in questo ultimo anno il Prosecco ha “scalfito” il loro tradizionale spumante “Cava” e si tratta di un ottimo risultato, visto che il Paese iberico nazionalista per eccellenza, consuma soprattutto i prodotti interni”.

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