(ANSA) – ROMA, 04 DIC – Nuove scadenze per rottamazione e “saldo e stralcio”, rate facili per debiti fino a 100 mila euro,
nuova chance per i decaduti. Sono alcune delle novità previste
dal dl ristori quater per i debiti con il fisco. L’Agenzia delle
entrate-Riscossione ha pubblicato sul proprio sito le risposte
alle domande più frequenti sul dl che posticipa il termine per
il versamento delle rate in scadenza nel 2020, senza perdere le
agevolazioni. La misura interessa circa 1,2 milioni di
contribuenti.
NUOVE SCADENZE PER ROTTAMAZIONE E “SALDO E STRALCIO”. Il Ristori
quater ha disposto il rinvio al primo marzo del termine delle
rate 2020 della “rottamazione-ter” e del “saldo e stralcio”, già
fissato al 10 dicembre 2020 dal decreto rilancio. Pertanto, i
contribuenti in regola con i pagamenti delle rate 2019 possono
beneficiare della ulteriore proroga che non comporta oneri
aggiuntivi e consente di mantenere i benefici previsti dai due
provvedimenti di definizione agevolata. La data del primo marzo
è perentoria perché non sono previsti i tradizionali 5 giorni di
tolleranza.
RATE FACILI PER DEBITI FINO A 100 MILA EURO. Per andare incontro
alle difficoltà economiche legate alla pandemia, per le
richieste presentate a partire dal 30 novembre 2020 e fino al 31
dicembre 2021 viene elevata a 100 mila euro la soglia di debito,
ordinariamente fissata a 60 mila euro, per il quale si può
ottenere una rateizzazione fino a 6 anni senza la necessità di
presentare la documentazione che attesti lo stato di comprovate
difficoltà economiche.
NUOVA CHANCE PER I DECADUTI. In deroga alla norma generale,
entro il 31 dicembre 2021 possono richiedere una nuova dilazione
anche tutti i contribuenti decaduti da precedenti rateizzazioni
prima del periodo di sospensione dell’attività di riscossione
stabilita dal decreto Cura Italia. La nuova richiesta di
dilazione non è subordinata al pagamento delle rate arretrate.
TOLLERANZA FINO A 10 RATE. Il provvedimento conferma, anche per
le richieste di rateizzazione presentate fino al 31 dicembre
2021, la possibilità di usufruire di un periodo più lungo per la
decadenza che si verifica con il mancato pagamento di 10 rate,
anche non consecutive, (anziché le 5 ordinariamente previste).
(ANSA).
Fonte Ansa.it