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Scuola:Bankitalia, valutare effetti negativi della Dad

(ANSA) – ROMA, 22 GEN – Occorrerà valutare eventuali “effetti
negativi” della didattica a distanza sull’apprendimento degli
alunni e in particolare sull’aumento delle diseguaglianze. E’
quanto scrivono i ricercatori della Banca d’Italia in un paper
dedicato allo smart working nella pubblica amministrazione dove
sottolineano come “nel settore dell’istruzione, il limite
naturale alla teleoperabilità di alcune funzioni “è stato anche
largamente superato con effetti sulla qualità dei servizi svolti
che andranno valutati”. Il tasso di smart working ha quasi
raggiunto il 60% contro un potenziale del 50%. Un terzo dei
dipendenti della Pubblica amministrazione ha fatto ricorso,
durante la pandemia allo smart working. Il dato è inferiore al
potenziale del 36% a causa delle ridotte competenze del
personale, mentre gli investimenti in dotazioni informatiche non
hanno inciso in maniera significativa. Nella PA in senso stretto
lo smart working avrebbe potuto essere più pervasivo con un
tasso potenziale del 53% e un utilizzo effettivo di appena il
30%. Al contrario, il potenziale è stato superato
nell’istruzione e nei servizi sociali non residenziali. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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