avvocatoinprimafila il metodo apf

Spread in calo. Le Borse temono nuovi contagi da coronavirus

Ha girato in negativo per il pomeriggio Piazza Affari (-0,3%), con lo spread stabile a 115, col rendimento del decennale italiano allo 0,59%, mentre il governo è pronto a nuove misure restrittive per il Covid 19 e il Paese guarda alla crisi politica. Tra i titoli peggiori Prysmian (-3,3%) e Interpump (-1,7%) nell’industria e i petroliferi, con Tenaris (-2%), Saipem (-1,7%) e Eni (-1,1%), col greggio in calo (wti -1%) a 53 dollari al barile. Male le auto, da Ferrari (-1,6%) a Fca (-0,8%) nell’ultimo giorno di quotazione prima di passare lunedì a Stellantis, anche a Parigi, dopo la fusione con Psa. Bene Banca Mediolanum (+2,3%) e Banca Generali (+1%), guadagna Poste (+1,1%). Tra le altre banche in positivo Intesa (+0,7%), Banco Bpm (+0,6%) e Fineco (+0,4%), piatta Bper (+0,06%), in rosso Unicredit (-0,4%), il giorno dopo il Cda per stringere il cerchio sul nome del nuovo ceo, e lo stesso Mps (-0,6%). Giù Atlantia (-1,1%), approvata dai soci la scissione. Bene Enel (+0,3%) con l’upgrade del rating da Moody’s. Soffre Ascopiave (-1,8%) presentato il piano al 2024. Perde Cattolica (-1,8%) dopo i rilievi dell’Ivass. Negative le altre europee.

Le Borse asiatiche chiudono in calo con i timori di una nuova ondata di contagi da coronavirus e gli investitori che fanno scattare le prese di profitto. Sui listini pesa anche la decisione degli Usa di allungare la ‘lista nera’ delle aziende cinesi accusate di avere legami con le forze armate di Pechino. I listini hanno subito anche l’impatto della carenza di semiconduttori nel settore auto. In rosso Tokyo (-0,62%). Sul versante valutario lo yen è stabile sul dollaro a 103,70 mentre si apprezza a 125,90 sull’euro. In calo anche Seul (-2%) e Mumbai (-0,75%). A contrattazioni ancora in corso sono piatte Hong Kong (+0,07%) e Shanghai (+0,03%) mentre è in lieve rialzo Shenzhen (+0,2%). Sul fronte macroeconomico in arrivo dal Regno Unito il Pil, la produzione industriale e la bilancia commerciale. Prevista anche l’inflazione di Francia e Spagna e la bilancia commerciale dell’Eurozona. Dagli Stati Uniti attesa per la produzione industriale le vendite al dettaglio, la fiducia dei consumatori e le scorte delle imprese.

Quotazioni del petrolio in calo sul mercato after hour di New York. Il greggio Wti passa di mano a 53,05 dollari al barile, in calo dello 0,9%. Il Brent cede l’1,3% a 55,69 dollari al barile.

Quotazioni dell’oro in rialzo sui mercati asiatici. Il metallo prezioso avanza dello 0,57% a 1.849 dollari l’oncia.

Dopo la reazione del mercato ai recenti sviluppi politici e il risultato dell’asta dei Btp di ieri, le “possibilità di un ulteriore allargamento dello spread dei titoli di stato italiani sembrano piuttosto basse”. E’ quanto sostengono gli analisti finanziari di Unicredit. Ma c’è il rischio che ciò “possa accadere – proseguono – nelle prossime settimane”. Gli analisti valutano anche i vari scenari sull’evoluzione della crisi e, dopo una serie di considerazioni, evidenziano come lo scenario delle elezioni anticipate ha “basse probabilità”. Ma la “ricerca di una soluzione all’attuale crisi di governo aprirà inevitabilmente un periodo di incertezza, ma ci aspettiamo che sia relativamente breve”.

Fonte Ansa.it

Exit mobile version