Ricerca sulle micro tasse allo stato attuale previste dal Ddl bilancio effettuata sulla base di mille interviste. Emerge che questi balzelli risultano molto noti
di An.C.
Manovra in Senato: il calendario della sessione di Bilancio
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Quando si parla di Sugar Tax, Plastic Tax e Web tax gli italiani sanno di cosa si sta parlando ma sette su dieci sono convinti che una stretta fiscale di questo tipo alla fine andrà a gravare sulle spalle dei consumatori finali. Solo uno su quattro crede che sia necessario introdurre sistemi così rigidi se si desidera modificare la mentalità della gente.
Mentre la partita sulle misure che entreranno nella manovra entra nel vivo – lunedì 18 novembre scadrà in Commissione Bilancio del Senato il termine per gli emendamenti -, un’indagine di Euromedia Research, effettuata sulla base di mille interviste sulle tre principali “micro-tasse” inserite nel disegno di legge di Bilancio “raccoglie gli umori” delle persone su questo tipo di misure. Sono circa 250 i milioni a disposizione per le modifiche che potranno essere apportate in Parlamento.
Microtasse ben note agli italiani
Dal report viene fuori, ad esempio, che SugarTax, Plastic Tax e Web Tax son ben note agli italiani. Se infatti la tassa sugli imballaggi in plastica è conosciuta in maniera approfondita dal 30,6% del campione preso in considerazione e ne ha sentito parlare il 56,6% per un totale dell’87,2%, quella che potrebbe essere definita l’accisa sulle bevande o Sugar Tax non è da meno con il suo 83,2% di popolarità. La Web Tax diventa il fanalino di coda sfiorando l’80% della popolarità, registrando il 78,9% in termini di conoscenza. Della plastic Tax se ne parla molto, soprattutto in diretta connessione con le elezioni in Emilia Romagna dove si è scoperto esiste un distretto che produce il 62% degli imballaggi in plastica nazionali.
Alla fine la stretta fiscale graverà sui consumatori finali
Ma cosa persano le mille persone persone interessate di questi nuovi balzelli? Il 70,3% degli intervistati ritiene che queste nuove microtasse graveranno principalmente sui consumatori finali. Il clima è di curiosità su come potrà andare a finire, e la stima dell’impatto sull’economia familiare spacca il campione in due tra il 46,1% che crede che l’incidenza sarà molto e abbastanza importante e il 46,7% che ritiene che potrà essere poco o per nulla incidente.
Per tre su dieci è un escamotage per nuove gabelle
Queste micro tasse sono ritenute invasive da parte dello Stato nella vita di ciascuno dal 34% del campione. Il 31,3% crede che non ci saranno variazioni nelle proprie abitudini quotidiane, tuttavia le giudica come un ennesimo escamotage per raccogliere nuove “gabelle”.