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Marche: bene istruzione e innovazione, male il lavoro
Fra il 2010 e il 2017 le Marche accelerano per i Goal 4 (istruzione) e 9 (innovazione). I progressi legati al numero di ricercatori per 10mila persone e alla percentuale di famiglie con connessione a banda larga spiegano la variazione positiva del goal 9, mentre il goal 4 deve la sua
crescita all’aumento della percentuale di persone tra i 25 e i 64 anni che hanno partecipato alla formazione continua nelle ultime quattro settimane. A peggiorare, invece, è il Goal 8 (lavoro), che presenta nel
2017 una quota di lavoro part time involontario sul totale degli occupati più alta di quella registrata nel 2010.
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Nel Lazio progressi per fame, istruzione, parità, innovazione e consumo, ma peggioramento sull’acqua
Il Lazio si caratterizza per aumenti particolarmente
forti per gli indicatori relativi ai Goal 2 (fame), 4 (istruzione), 5 (parità), 9 (innovazione) e 12 (consumo). Il trend positivo del Goal 12 è trainato dall’aumento della quota di rifiuti urbani conferiti in discarica sul totale dei rifiuti urbani raccolti e dalla quota di raccolta differenziata di rifiuti urbani. L’obiettivo 5 migliora grazie all’incremento della rappresentanza delle donne nei Consigli regionali e all’aumento del rapporto di femminilizzazione del tasso di laureati. Il goal 6 mostra un peggioramento a causa dell’aumento del numero di famiglie che lamentano irregolarità nell’erogazione dell’acqua e della riduzione dell’efficienza delle reti di distribuzione dell’acqua potabile.
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Bene l’Abruzzo su innovazione, disuguaglianze e consumo. Male il lavoro
Miglioramento netto in Abruzzo per i goal 9 (innovazione), 10 (disuguaglianze) e 12 (consumo). L’aumento delle famiglie con connessione a banda larga e della raccolta differenziata dei rifiuti urbani (che raddoppia nel periodo considerato) guida i miglioramenti, rispettivamente, dei goal 9 e 12. Migliora anche il goal 10, relativo alle disuguaglianze, per la significativa crescita del tasso di variazione del reddito familiare pro capite per il 40% più povero della popolazione e di quello per il totale della popolazione. Il goal 8 (lavoro) presenta il peggioramento più ampio a causa della riduzione del tasso di crescita annuo del Pil reale per occupato e dell’aumento della quota di lavoro part time involontario sul totale degli occupati.
In Molise bene solo l’innovazione, male il lavoro
In Molise, tra il 2010 e il 2017, migliora in modo consistente solo il goal 9 (innovazione), che beneficia dell’aumento del numero di famiglie con connessione a banda larga. Il goal che segnala la situazione più critica è l’obiettivo 8 (lavoro), che deve la sua variazione negativa a un generale peggioramento di tutti gli indicatori elementari, tra cui l’aumento del tasso di disoccupazione e della quota di lavoro part time involontario sul totale degli occupati.
In Campania migliorano istruzione, innovazione e consumo, male il trasporto pubblico locale
Significativi miglioramenti in Campania per i goal 4 (istruzione), 9 (innovazione) e 12 (consumo) la Campania mostra significativi miglioramenti nel periodo 2010-2017. Il goal 4 mostra un aumento della percentuale di laureati tra le persone tra i 30 e 34 anni di età, mentre il goal 12 presenta una riduzione della quota di rifiuti urbani conferiti in discarica sul totale dei rifiuti urbani raccolti. Per il goal 9, il miglioramento è dovuto all’aumento del numero di famiglie con connessione a banda larga. Tra gli obiettivi che peggiorano si evidenzia il goal 11 (città), la cui performance negativa è dovuta alla riduzione del rapporto tra posti-km offerti dal trasporto pubblico locale.
In Puglia bene parità e consumo, ma aumenta la disoccupazione
In Puglia i goal che presentano le maggiori variazioni positive sono il 5 (parità) e il 12 (consumo). L’obiettivo relativo alla parità di genere migliora grazie all’incremento della quota di donne elette nel Consiglio regionale e all’aumento dei rapporti di femminilizzazione, del tasso di occupazione e di laureati. Per quanto riguarda il goal 12, a spingere la crescita dell’indicatore composito sono la maggiore raccolta differenziata dei rifiuti urbani e l’aumento della quota di rifiuti urbani conferiti in discarica. La crescita del tasso di disoccupazione e della quota di lavoro parttime involontario sul totale degli occupati, invece, influenzano in maniera negativa il goal 8 (lavoro).
Basilicata: migliorano istruzione, innovazione, consumo, male l’acqua
Dal 2010 al 2017 la Basilicata mostra un miglioramento dei goal 4 (istruzione), 9 (innovazione) e 12 (consumo). L’obiettivo istruzione deve la sua crescita soprattutto all’aumento del numero di persone di 30-34 anni che hanno conseguito un titolo universitario. Il miglioramento del goal 12 è invece dovuto all’aumento della quota di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. L’unico goal che peggiora in maniera significativa è il 6, che presenta un forte aumento del numero di famiglie che lamentano irregolarità nell’erogazione di acqua e una riduzione dell’efficienza delle reti di distribuzione dell’acqua potabile.
Calabria: bene innovazione e consumo, male povertà e lavoro
In Calabria, i goal 9 (innovazione) e 12 (consumo) sono quelli che hanno subito una variazione positiva maggiore. Il miglioramento del goal 9 è dovuto dall’incremento del numero di famiglie con connessione a banda larga e del numero di ricercatori ogni 10mila abitanti, mentre l’obiettivo
12 migliora grazie all’aumento della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, più che triplicata nel periodo di tempo considerato. Un peggioramento evidente è rilevato per i Goal 1 (povertà) e 8 (lavoro). L’obiettivo relativo alla povertà è quello con la variazione negativa maggiore, dovuta al forte incremento dell’incidenza di povertà relativa familiare (passata dal 19% al 35%) e del numero di individui in famiglie a bassa intensità lavorativa. Il goal 8 risente della crescita del tasso di disoccupazione e della quota di lavoro part time involontario sul totale degli occupati.
Sicilia: bene sulla parità, male il lavoro
La Sicilia mostra un miglioramento consistente per il goal 5 (parità di genere), con aumenti più contenuti per gli Obiettivi 4 (istruzione), 9 (innovazione), 10 (disuguaglianze) e 12 (consumo). Sul fronte della parità di genere i progressi sono legati all’aumento della quota di donne elette nel Consiglio regionale e al rapporto di femminilizzazione del tasso di occupazione. La variazione positiva del goal 10 è dovuta all’aumento del tasso di variazione del reddito familiare pro capite per il totale della popolazione e di quello per il 40% più povero. Il goal 8, invece, è l’unico goal ad avere una variazione molto negativa, causata da un generale peggioramento di tutti gli indicatori elementari, a partire dall’aumento del tasso di disoccupazione e dall’incremento della quota di part time involontario sul totale degli occupati.
In Sardegna migliora il fronte energia, mentre peggiora la povertà
La Sardegna migliora sensibilmente per il Goal 7 (energia) e, in misura minore, per l’obiettivo 4 (istruzione). L’indicatore sintetico del goal 7 aumenta grazie alla forte crescita dell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili (la cui quota aumenta dal 16% al 36%). L’obiettivo 4 deve il suo aumento all’incremento della percentuale di persone di 25-64 anni che hanno partecipato alla formazione continua nelle ultime quattro settimane e della quota di laureati di 30- 34 anni. La dinamica peggiore è relativa al goal 1 (povertà), a causa dalla crescita dell’incidenza della povertà relativa familiare e degli individui in famiglie a bassa intensità lavorativa.