Il fondo Usa Elliott ritiene che “non sia possibile sostenere i candidati proposti da Vivendi, che non sono autenticamente indipendenti, e che un voto in loro favore semplicemente riconsegnerebbe il controllo a un Gruppo che si caratterizza per dimostrati conflitti di interessi, operazioni con parti correlate e una lunga storia di distruzione di valore per gli azionisti di Tim”. È quanto ha pubblicato oggi Elliott in una nuova presentazione e un sito Web all’indirizzo www.Time -For-TIM.com., in cui il fondo Usa prende posizione sulla governance di Tim.
Il 29 marzo, si legge, i soci Tim si troveranno “di fronte una scelta tra la stabilità e il continuo recupero di valore per la società o il ritorno della cattiva gestione di Vivendi con le sue promesse non mantenute, la distruzione di valore e il disprezzo per le regole di buona governance. È il momento – si legge ancora nel documento – di dare a Tim e al suo cda stabilità e spazio di manovra per portare avanti la sua strategia, per arrivare a quella riorganizzazione di cui c’è gran bisogno e per arrivare in modo sostenibile alla creazione di valore per gli azionisti. È ora che Tim si lasci alle spalle la dannosa gestione del passato e ribadisca la sua decisione di guardare con fiducia al futuro. È ora che Tim diventi, come afferma il suo nuovo Amministratore Delegato, una società normale”.
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