E’ ancora una volta Luigi Gubitosi a fare la prima mossa che innesca il domino Tim. Il manager ha dato le dimissioni al cda, l’ultimo del 2021, una maratona di oltre 6 ore: esce dal cda e dal gruppo e si libera così un posto per cooptare Pietro Labriola, già nominato direttore generale. L’obiettivo ultimo è accelerare il processo di confronto con Kkr, che è pronta a mettere sul tavolo quasi 40 miliardi, tra i circa 10 dell’offerta di acquisto e 30 per i successivi investimenti di sviluppo della rete nei prossimi 10/15 anni, ma per ora la data room non verrà aperta e anche per la nomina di Labriola ad amministratore delegato bisognerà aspettare il prossimo cda, che non si esclude possa essere a breve. Gubitosi, che ormai non aveva più la fiducia del primo azionista Vivendi, esce senza ‘maxi’ buone uscite ma con una liquidazione di 6,9 milioni di euro, spinto dalla stessa motivazione che lo aveva portato alla rinuncia alle deleghe da ad, ovvero accelerare una decisione su Kkr. Il fondo americano non intende fare operazioni che possano essere percepite come ostili nè dalla società ne dal Governo, come emerso nei giorni scorsi con l`indicazione ufficiale che non esiste una deadline nella proposta fatta avere al board ma se il Cda rigettasse la proposta l’ultima parola spetterebbe al mercato. Gli advisor sono al lavoro, Goldman Sachs e Lion Tree per Tim e Jp Morgan e Morgan Stanley per Kkr ma è presumibile che l’apertura della dataroom avvenga come ultimo passo, quando l’esecuzione dell’opa sarà vicina. Non è però l’unica freccia che Tim ha a disposizione, emerge che sul tavolo del cda ci sono anche altri piani. ll cda e il Comitato ad-hoc sono allineati sul modo di procedere con il fondo Usa e si impegnano a farlo “in maniera tempestiva ed esauriente”. Al momento sono “in corso una valutazione dettagliata” della manifestazione di interesse e “un’analisi comparativa della stessa rispetto ad alternative strategiche e prospettive future della società, mirate a decidere, tra le altre cose, se dare accesso alla due diligence richiesta da Kkr”. Il tutto si lega alla revisione del piano in corso: “Questo processo è complesso e richiederà dei tempi che in questo momento non sono quantificabili” precisa il cda attraverso una nota. Tim ha aggiornato le sue previsioni 2021 per la terza volta negli ultimi mesi con una revisione che gli analisti hanno giudicato “estremamente aggressiva sui numeri del quarto trimestre per il business domestico”, spinta dalla pressione della concorrenza in corso sul fisso e dal contributo del calcio, con l’accordo DAZN, al di sotto delle aspettative.
Fonte Ansa.it