L’ad di Tim Luigi Gubitosi fa il passo indietro che aveva preannunciato, non rassegna le dimissioni ma rimette le deleghe al cda. In una riunione lunga e infuocata, durata quasi 6 ore, la soluzione trovata per sbloccare il dossier Kkr è quella di affidare temporaneamente le deleghe che aveva come amministratore delegato al presidente Salvatore Rossi e sostituirlo nell’incarico di direttore generale con Pietro Labriola, già ceo di Tim Brasile, affidandogli anche il mandato di aprire la data room e trattare con il fondo americano. In Borsa il titolo è rimasto fermo a 48 centesimi in una seduta burrascosa per tutto il resto del listino. La data room potrebbe aprirsi già lunedì e le 4 settimane previste dalla manifestazione di interesse serviranno al Cda per dare un parere sulla proposta. Secondo le indiscrezioni circolate prevedrebbe lo scorporo della rete per offrirla ‘a termine’ a CDP dopo qualche anno, a processo completato. Ed è indicativo ricordare che fu proprio Pietro Labriola nel 2013, quando ad era Franco Bernabè, a preparare uno studio per la separazione della rete. Sul tavolo del cda c’era anche il nodo dei conti con i rilievi portati dal collegio sindacale e dal comitato rischi che avrebbero trovato uno scostamento di qualche centinaio di milioni di euro a livello di ricavi, in buona parte legato ai risultati deludenti della partnership con Dazn.
Restano invece sul piede di guerra i sindacati che per lunedì confermano la mobilitazione unitaria a difesa dei lavoratori di Tim, con un presidio al Mise e davanti alle prefetture di tutta Italia. L’azienda li incontrerà il 1 dicembre e anche Matteo Salvini dice di volerli incontrare ed è il primo a commentare il passo indietro di Gubitosi. “Ora avanti nel nome della tutela dell’interesse nazionale: nessuna svendita di pezzi di azienda, tutela della rete pubblica, salvaguardia di investimenti e occupazione, no al cedimento a interessi finanziari stranieri. Intanto Consob vigili sull’andamento del titolo, su acquisti, vendite e speculazioni” dice il leader della Lega.
Fonte Ansa.it