Si accelera il confronto per la messa a punto di una strategia che porti alla realizzazione di una rete unica delle Tlc in Italia. Un incontro tra i due amministratori delegati di Tim e di Cdp, Luigi Gubitosi e Fabrizio Palermo si è tenuto ieri e possibili altri faccia a faccia potrebbero esserci nei prossimi giorni in vista del Cda di lunedì della società telefonica. Il confronto punta alla definizione di un Memorandum of Understanding (Mou), in pratica una lettera di intenti, già prima del consiglio di amministrazione che dovrebbe scorporare nella nuova società Fibercop la rete secondaria prevedendo l’ingresso del fondo usa Kkr. L’ipotesi di lavoro è quella di una società per la rete unica nella quale Tim potrebbe mantenere il 50,1%, quindi una maggioranza, ma che avrà una governance ‘terza’. L’obiettivo è quello di ottenere il via libera delle autorità di regolazione europee sul riconoscimento che si tratta di una società “non verticalmente integrata”, in grado quindi di superare i rilievi antitrust e di accedere ai fondi pubblico, come quelli del “recovery fund”.
I sindacati delle Tlc, Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil chiedono al premier Giuseppe Conte un tavolo di confronto sulla vicenda della rete unica. “Le scelte che state compiendo in queste ore avranno dei risvolti sul progresso del Paese ma anche sulla tenuta occupazionale di un comparto strategico che, soprattutto in una fase economica quale quella che stiamo attraversando, potrebbe invece candidarsi ad essere volano di sviluppo ed occupazione” scrivono in una lettera congiunta. “Siamo quindi certi che Ella vorrà favorire in tempi rapidissimi un tavolo di confronto con le scriventi organizzazioni sindacali”.
E sempre i sindacati si dicono contrari a una rete ‘pubblica’ sul modello Open Fiber e scrivono anche questo nella lettera a Conte. “Occorre un soggetto forte”, osservano, e “questo compito lo può assolvere Tim” con Cdp rafforzata nell’azionariato, mantenendo l’attuale perimetro “attraverso il possesso della maggioranza delle azioni” ma anche “aperta da subito a tutti gli investitori interessati ai quali vanno garantiti poteri speciali”.
Altre soluzioni, come scissioni, sottolineano i sindacati, non permettono di competere con i colossi di Cina e Usa e “impensieriscono molto sul piano della tenuta occupazionale”.
Tim corre in Borsa dopo l’incontro tra i due amministratori delegati di Tim e di Cdp, Luigi Gubitosi e Fabrizio Palermo, sulla rete unica. Il titolo ha chiuso le contrattazioni in rialzo del 5,09% a 0,388 euro.
Fonte Ansa.it