Il taglio del cuneo introdotto dal governo costa «a regime 7,1 miliardi». Lo calcola il presidente dell’Inps in audizione alla commissione Finanze del Senato sul decreto
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Il taglio del cuneo introdotto dal governo costa «a regime 7,1 miliardi». Lo calcola l’Inps in audizione alla commissione Finanze del Senato sul decreto. «In termini di competenza annua – ha detto il presidente Pasquale
Tridico – l’aumento dai circa 9 miliardi annui» del bonus Renzi «col nostro modello di microsimulazione tax benefit è di circa 7,1 miliardi, a beneficio di circa 15 milioni di lavoratori», per un totale di «circa 16 miliardi». Al momento la manovra stanzia, a regime dal 2021, 5 miliardi per la riduzione del carico fiscale dei lavoratori dipendenti.
Tridico: difficile coordinare bonus cuneo-riforma Irpef
«Nel momento in cui si andrà a mettere mano alla riforma dell’Irpef» bisognerà tenere conto di «16 miliardi con un meccanismo di funzionamento completamente diverso» dal sistema delle aliquote e «sarà molto difficile trovare una collocazione a questi 16 miliardi» quanto si impiega a regime, secondo i calcoli dell’Inps, tra vecchio bonus Renzi e nuovo decreto sul taglio del cuneo. Così Tridico, sottolineando che «tecnici e Ragioneria dovranno gestire molto bene» questo passaggio «per evitare sperequazioni e distorsioni».
Reddito-cuneo primo calo disuguaglianze da anni ’90
Grazie a Reddito di cittadinanza e taglio del cuneo fiscale nell’ultimo anno si è registrata «la prima riduzione del coefficiente di Gini da inizi anni ’90», cioè una riduzione delle disuguaglianze in totale di 0,8 punti
(0,7 grazie al Reddito e 0,1 per la riduzione della pressione fiscale sui lavoratori dipendenti) ha sottolineato il presidente dell’Inps. Nel caso del cuneo, a differenza del reddito che interessa la fascia più povera della popolazione, il maggior beneficio riguarda i decimi centrali dei redditi mentre riguarda «in misura minore il 10% più povero per l’esclusione dei working poor e del 10% a reddito più elevato» vista l’esclusione di chi
ha redditi oltre i 40mila euro «che si collocano prevalentemente nel decimo più elevato. Il massimo beneficio si registra «in corrispondenza del settimo decimo», perché interessa “la fascia media della popolazione»
Tridico: spinta a emersione lavoro nero domestico
Con il taglio del cuneo fiscale per il lavoro dipendente si avrà un effetto «molto positivo per coloro che stanno sulla soglia» degli 8.175 euro «con una spinta verso l’emersione in particolare per i lavoratori del settore
domestico» e di quelli che stanno appena sotto la soglia che avranno «una tendenza a dichiarare un po’ di più» ha aggiunto Tridico ricordando che un fenomeno simile si era già registrato con l’introduzione del
bonus degli 80 euro.
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