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Tutele ai rider e niente scudo all’ex Ilva, il Dl imprese è legge

manovra in parlamento da lunedì

Il decreto 101/2019 convertito in legge interviene anche sulla questione dei precari Anpal aprendo la strada alla loro stabilizzazione e a nuovi concorsi. Il Governo punta a chiudere la legge di bilancio entro il Ponte di Ognissanti, per mandare il testo in Parlamento a partire dal 4 novembre

di Andrea Gagliardi e Andrea Marini

31 ottobre 2019


Manovra, Conte: meno tasse e più soldi a famiglie e imprese

3′ di lettura

Via libera definitvo, alla Camera, per il decreto legge 101/2019 con misure urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali. Il provvedimento, passato con 259 sì e 124 no e un solo astenuto, introduce, tra l’altro, una serie di tutele minime per i cosiddetti riders e annulla l’immunità penale precedentemente accordata agli amministratori di Arcelor Mittal per la realizzazione del Piano ambientale degli impianti ex Ilva.

Misure “end of waste” e precari Anpal
Un ordine del giorno Pd-Iv-Autonomie, approvato in Senato, impegna peraltro il Governo a «garantire, in tempi rapidi e mediante ogni azione opportuna a tali fini, la permanenza dell’attività produttiva del complesso siderurgico dell’ex Ilva di Taranto, garantendo altresì, per questa via, la salvaguardia dei livelli occupazionali diretti e di quelli legati all’indotto». Il decreto convertito in legge interviene anche sulla questione dei precari Anpal aprendo la strada alla loro stabilizzazione e a nuovi concorsi. Altre misure intervengono sulla tematica “end of waste” con la reintroduzione delle autorizzazioni “caso per caso” per definire quando un rifiuto cessa di essere considerato tale.

Manovra in Parlamento dal 4 novembre
All’ultimo miglio continua invece a essere un puzzle in piena costruzione la prima manovra giallorossa. L’obiettivo resta quello di chiudere la legge di bilancio entro il Ponte di Ognissanti, per mandare il testo in Parlamento all’inizio della prossima settimana, a partire quindi da lunedì 4 novembre. Il governo giallorosso, in linea con i precedenti, ha già sforato il termine del 20 ottobre per consegnare alle Camere il disegno di legge di Bilancio. Ancora non è arrivata in Parlamento ma già, per la manovra, si preannuncia una corsa contro il tempo.

Al via l’esame del decreto fiscale
Il primo testo su cui si dovranno confrontare le Camere è comunque il decreto legge fiscale, collegato alla manovra. La commissione Finanze di Montecitorio ha appena avviato l’esame del decreto con l’illustrazione del provvedimento da parte dei due relatori, Carla Ruocco (M5S), che è anche la presidente della Commissione, e Gian Mario Fragomeli (Pd). L’ufficio di presidenza della commissione ha fissato all’11 novembre la scadenza per la presentazione degli emendamenti. Il testo dovrebbe arrivare all’esame dell’Assemblea il 25 novembre. La settimana prossima si terrà inoltre un ciclo di audizioni. Poi il testo dovrebbe arrivare blindato al Senato per avere l’ok definitivo a inizio dicembre.

Il calendario della legge di bilancio
Calendario alla mano, quest’anno la legge di bilancio dovrebbe incassare il primo ok a Palazzo Madama tra fine novembre e la prima settimana di dicembre per poi passare a Montecitorio. I deputati avrebbero poche settimane per modificare ulteriormente il testo, e permettere così alla manovra di giungere al Senato “blindata” per ottenere rapidamente l’ok definitivo prima di Natale. Per evitare l’esercizio provvisorio, infatti, l’esame della manovra si deve chiudere entro il 31 dicembre.

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