Dote giudicata insufficiente sopratutto dalle professioni. Possibile aumento in aprile
di C.Fo.M.Mo.
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Voucher, crediti di imposta, deduzioni, bonus ed erogazioni una tantum. È lunga la lista dei sussidi che il Governo ha messo in campo per sostenere famiglie, imprese e lavoratori autonomi colpiti duramente dalla crisi sanitaria e dalle misure di contenimento del contagio da coronavirus. Misure che, soprattutto i professionisti, hanno giudicato ancora insufficienti, ma che il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha detto di rilanciare con il prossimo “decreto di aprile”. A partire dai 600 euro riconosciuti a professionisti con partita Iva attiva al 23 febbraio scorso e ai collaboratori, così come ai lavoratori iscritti alla gestione separata Inps. Un’indennità che sarà una tantum ed esente da Irpef e relative addizionali.
Per ottenere l’una tantum sarà necessario presentare un’istanza all’Inps. Ma attenzione, il bonus spetta solo nel 2020 e se l’Istituto nel monitoraggio delle richieste pervenute dovesse registrare uno sforamento del tetto di spesa di 170 milioni di euro complessivi, non potranno «essere adottati altri provvedimenti concessori».
Una mano agli autonomi
Per gli autonomi, soprattutto artigiani e commercianti, arriva per il mese di marzo 2020 un credito d’imposta del 60% dell’ammontare del canone di affitto di negozi e botteghe (immobili della categoria C/1). Dal credito sono esclusi dunque i professionisti, e non sono pochi quelli che svolgono l’attività pagando canoni d’affitto e hanno sospeso l’attività per le restrizioni anticontagio.
A beneficiare di sussidi immediati sono, comunque, soprattutto i settori più colpiti come turismo, spettacolo e cultura. Le disposizioni sul rimborso o il riconoscimento di un voucher da consumare entro l’anno, introdotte dal decreto n. 9 del 2 marzo scorso, vengono ora estese anche ai contratti di soggiorno (mentre erano valide solo per titoli di viaggio e pacchetti turistici). Inoltre viene stabilito il diritto a un voucher di pari importo, da utilizzare entro un anno dall’emissione, anche per biglietti relativi a manifestazioni, spettacoli vari inclusi cinema e teatro o relativi a musei e luoghi culturali. Bisognerà presentare un’apposita domanda facendo riferimento alla sospensione dell’evento causa emergenza coronavirus.
Sostegno al settore spettacolo
Arriva inoltre un fondo da 130 milioni di euro per sostenere i settori dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo. Per artisti ed autori una quota pari al 10% dei compensi incassati dalla Siae per “copia privata” andrà al loro sostegno economico. La misura si estende anche ai lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d’autore in base a un contratto di mandato con gli organismi di gestione collettiva (legge 633/1941).